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Lampedusa, niente alcolici agli immigrati

L’ordinanza del sindaco De Rubeis: “Una cinquantina di extracomunitari rientrati nel centro ubriachi”. La denuncia: “Mio figlio rapinato da alcuni clandestini”

LAMPEDUSA. Il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, emanerà oggi un'ordinanza per vietare la vendita di alcolici agli immigrati sbarcati nei giorni scorsi e presenti sull'isola. Lo ha detto lo stesso sindaco, che la scorsa notte ha fatto un sopralluogo presso il centro di accoglienza e gli uffici dell'Area marina protetta dove sono ospitati i circa 2.000 tunisini che ancora si trovano a Lampedusa. "A differenza degli extracomunitari che sbarcavano in passato sull'isola, quasi tutti con pochissimi soldi in tasca - ha affermato De Rubeis - questa volta siamo in presenza di giovani che, in diversi casi, sono ben riforniti di denaro. Purtroppo alcuni di loro lo spendono abusando in alcolici ed almeno una cinquantina di persone sono rientrate nel centro ubriache. Questo naturalmente non può essere tollerato". Il sindaco ha sottolineato tuttavia di aver trovato una situazione complessivamente tranquilla, anche se auspica la ripresa del ponte aereo - "almeno due voli al giorno" - per trasferire altrove in Italia gli extracomunitari e decongestionare l'isola.  
Intanto, un cittadino di Lampedusa ha denunciato ai carabinieri che il proprio figlio è stato rapinato ieri del telefonino da alcuni degli immigrati giunti in massa nelle ultime ore sull'isola. Secondo quanto denunciato, il ragazzino - di 10-11 anni - sarebbe stato avvicinato da tre extracomunitari: due lo hanno bloccato tenendogli le braccia e l'altro gli ha sfilato il cellulare. I carabinieri sottolineano che si tratta dell'unico episodio di questo tipo verificatosi finora e che la situazione, anche dal punto di vista dell'ordine pubblico, è "tranquilla".  

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