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Spesa comunale bloccata, allarme stipendi

L'assessore al Bilancio, Giuseppe Genco, conferma la situazione difficile ma rassicura: verranno in soccorso quello che ci deve la Regione

PALERMO. Cassa comunale con pochi quattrini. E per pagare gli stipendi di febbraio dei dipendenti bisogna sperare che la Regione versi al più presto una dozzina di milioni come saldo 2010 dei trasferimenti per le autonomie locali. Altrimenti Palazzo delle Aquile sarà costretto a svincolare i fondi investiti nei Boc, ovvero strumenti finanziari simili ai Bot su cui ha capitalizzato un po’ di risorse negli anni passati, quando le condizioni finanziarie erano più floride. La situazione resta, insomma, difficile, come conferma l’assessore al Bilancio Giuseppe Genco.


«Non è da allarme rosso - dice - ma certamente va molto attenzionata».
In cassa secondo il racconto di Genco ci sono un po’ di soldi, circa 25 milioni, che non sono sufficienti a garantire il pagamento degli stipendi di tutti i comunali e dei dipendenti delle aziende partecipate. «Ne servono una quarantina e infatti verranno in soccorso quelli che ci deve la Regione. Il sindaco Cammarata ha chiamato Caterina Chinnici, l’assessore regionale agli Enti locali, quest’ultima ci ha rassicurati che entro il mese i soldi saranno versati sul conto corrente del Comune ed il pericolo di nuove difficoltà dovrebbe essere così scongiurato. E poi crediamo davvero di lasciare alle spalle le difficoltà maggiori perché a marzo dovranno cominciare ad affluire i trasferimenti dello Stato», conclude Genco.
In ogni caso la spesa del Comune, così come ordinato dagli uffici e dal sindaco, resta per ora bloccata. Nei prossimi giorni è previsto un nuovo incontro per analizzare le relazioni degli assessorati sulle spese da congelare ulteriormente e su quelle che invece bisognerà affrontare.

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