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Intimidazione ad un imprenditore di Gela

Una bottiglia di benzina, un accendino e cinque proiettili calibro 22 solo stati lasciati davanti al portone della palazzina di Rosario Cascino, 45 anni, che opera in Lombardia, a S. Zeno Naviglio

PALERMO.  Una bottiglia di benzina, un accendino e cinque proiettili calibro 22 solo stati lasciati davanti al portone della palazzina di un imprenditore edile di Gela, Rosario Cascino, 45 anni, che opera in Lombardia, a S. Zeno Naviglio, in provincia di Brescia. Una telefonata anonima giunta al "113" ha informato la polizia della presenza delle cartucce e del combustibile, lasciati davanti la casa dove l'imprenditore risiede con la famiglia quando torna a Gela per le vacanze.  Cascino fu arrestato con altre 40 persone nel dicembre 2009 dagli uomini della squadra mobile di Caltanissetta, nell'ambito dell'operazione antimafia "Compendium", perché ritenuto vicino alla famiglia mafiosa degli Emmanuello di Gela.

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