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Lampedusa, il sindaco a Maroni: si riapra il centro di accoglienza

Nell'isola sono già presenti 2.500 migranti e nuovi sbarchi sono in programma

LAMPEDUSA. La situazione a Lampedusa, dove attualmente sono già presenti 2.500 migranti, "é insostenibile: l'ho detto al ministro dell'Interno Maroni al quale ho chiesto l'immediata riapertura del Centro di accoglienza per fronteggiare questa emergenza". Lo ha detto il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis, secondo il quale il ministro lo starebbe accontentando.
Secondo il sindaco, è necessaria "l'immediata apertura del Centro" per fronteggiare questa situazione di emergenza, così come che riprenda quanto prima il ponte aereo per il trasferimento dei clandestini: "Siamo ormai a quota 2.500, altri stanno arrivando, la situazione è insostenibile", ha aggiunto sottolineando che è comunque necessario trasportare altrove i migranti perché "nell'agosto 2008 il Centro di accoglienza collassò quando nell'isola c'erano soltanto 2.000 clandestini".
"Ad aggravare inoltre la situazione - ha proseguito il primo cittadino - è la protesta in corso di pescatori contro il caro-gasolio: si trovano all'imboccatura del porto e ci potrebbero essere problemi per la partenza del traghetto per porto Empedocle, carico di immigrati. Tutto ciò può creare problemi di sicurezza portuale".
Intanto un vertice sulla situazione a Lampedusa è stato convocato dal prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, nominato ieri commissario straordinario per l'emergenza umanitaria dal consiglio dei ministri. All'incontro partecipano tutti i prefetti della Sicilia, rappresentanti delle forze dell'ordine, della protezione civile e della Regione. Nel corso dell'incontro dovrebbe essere messo a punto un piano per ospitare i profughi, anche in considerazione del fatto che i Centri di prima accoglienza dove vengono smistati gli immigrati sono ormai saturi.

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