Tre anni fa, in piena emergenza rifiuti, a Napoli invocarono San Gennaro per far sparire dalle strade del capoluogo campano le montagne di spazzatura. Il cardinale Crescenzio Sepe portò le ampolle con le reliquie del patrono in Duomo e chiese il miracolo. A Palermo non hanno scomodato Santa Rosalia, ma pare che il modello partenopeo abbia avuto proseliti. Magari colui che ha lasciato in via Flavio Gioia, alla Noce, un pannello pieno di immagini di santi e di preghiere accanto a una mini discarica di roba ingombrante che ha occupato mezzo marciapiede (come mostra la foto di Pierpaolo Maddalena). C’è Gesù, c’è la Madonna con il Bambino, c’è San Giuseppe, c’è il Beato Giacomo Cusmano su quel pezzo di compensato appoggiato alla saracinesca. Sembrano guardare quel materasso con i batuffoli di fuori e quella lavatrice con l’oblò sfondato. Sembrano aspettare che qualcuno passi. E chissà che non lo avranno già detto a Defendente martire, il santo protettore degli operatori ecologici (testo di Francesco Sicilia - pagina 19 del Giornale di Sicilia dell’8-2-2011).
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