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Palermo, un centro di formazione per il “re” delle patenti facili

Antonino Nobile, funzionario della Motorizzazione arrestato a gennaio, si stava attivando per chiedere i contributi pubblici della struttura che aveva già un nome e una sede

PALERMO. “Centro studi Asset Mediterraneo”, corso Calatafimi 216. Aveva già un nome e una sede la struttura in cui si sarebbero tenuti i corsi di formazione professionale per ex detenuti formata e presieduta da Antonino Nobile, il funzionario della Motorizzazione Civile ritenuto il capo della banda delle “patenti facili”. La richiesta dei finanziamenti pubblici previsti per i centri di formazione sarebbe stato il prossimo passaggio.


Secondo gli inquirenti, Nobile aveva capito le potenzialità del business della formazione professionale e il suo centro avrebbe avuto un doppio scopo: intercettare i contributi statali e coprire le tangenti incassate alla Motorizzazione. Le immagini riprese dalle telecamere della Polizia hanno svelato il giro di corruzione che avveniva nell’ufficio di Nobile. Per ogni pratica da mandare avanti, infatti, veniva pagata una “tassa” di 50 o 100 euro. Il centro studi avrebbe risolto il problema delle mazzette: con un versamento sul conto corrente dell’associazione si sarebbero ottenuti gli stessi benefici e, soprattutto, si sarebbe resa la corruzione più difficilmente provabile.



Durante gli interrogatori degli arrestati, solo 8 hanno ammesso di avere pagato. Fino ad oggi, invece, la fedelissima segretaria di Nobile, Rosamaria Mangano, che cura tutti gli interessi dell’uomo, compresi quelli relativi al centro studi, è rimasta in silenzio.
I particolari sono contenuti in un rapporto della Squadra mobile, risalente al 30 aprile 2010, allegato al fascicolo dell’inchiesta conclusa alla fine dello scorso mese con 51 arresti.

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