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Gela, proseguono le ricerche dell'uomo scomparso a causa del nubifragio

Nessuna traccia di Nunzio Incardona da martedì scorso. Ad oggi rinvenuti solo oggetti e indumenti del quarantaduenne. Allertata anche la Protezione Civile

GELA. Ore di angoscia per la famiglia Incardona, che da circa una settinama si interroga su dove possa essere il loro caro, scomparso a causa del nubifagio abbattutosi su Gela. Fino a ieri sono proseguite le ricerche, ed è stato anche aumentato il raggio di azione.
L'uomo è scomparso nei pressi della foce del fiume Dirillo, ma i mezzi di soccorso si stanno spingendo fino alla costa di contrada Due Rocche, che si trova vicino Licata. Alle ricerche si stanno adoperando una motovedetta della Capitaneria di Porto, un gommone dei vigili del fuoco, e una motovedetta dei carabinieri. La buona notizia è che il tempo clemente dei giorni precedenti sta facilitando la ricerca di Nunzio Incardona.
Anche la Protezione Civile si è  mobilitata, mettendo a disposizione i propri sub. Sabato i soccorrittori si sono recati in diverse zone delle contrade limitrofe, Santa Spina, Bulala, e Mignechi, poichè secondo il parere degli esperti, il corpo del sericoltore si potrebbe trovare in uno dei numerosi terreni limitrofi delle campagne.
Ciò che lascia dei dubbi è che, se il corpo di Incardona fosse finito in mare, sarebbe riemerso entro le 24 ore, invece fino ad oggi sono stati trovati solo giacca, camicia e e gli oggetti personali, nei pressi della zona in cui aveva lasciato la sua macchina, una Peugeot 206.
Il sindaco di Gela, Angelo Fasulo è in costante contatto con le forze dell'ordine e nei giorni scorsi si è recato insieme a dua assessori dai familiari dell'agricoltore per esprimere loro, la sua vicinanza in questi giorni di grande sofferenza. G.U.

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