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I dubbi di Rossi: "Mai come stavolta in difficoltà con la formazione"

E' rebus sugli undici da schierare in campo a Lecce per l'allenatore del Palermo tra infortuni e stanchezza. Convocato Hernandez. Liverani, invece, verso la rescissione. E sul futuro del tecnico: "Ancora non lo conosco"

PALERMO. È stato un periodo denso di appuntamenti per il Palermo. I rosa, tra campionato e Coppa Italia, hanno spesso giocato ogni tre giorni e per di più praticamente sempre con gli stessi undici. Contro la Juve mercoledì scorso è arrivato il momento di pagare il conto. La squadra ha combattuto e si è sacrificata, portando a casa il massimo risultato, ma la stanchezza è stata evidente e si è vista anche dall’esterno. Delio Rossi lo sa bene e nella trasferta di Lecce deve fare i conti con quelle che egli stesso in conferenza ha definito variabili. E non sono poche, tanto che il tecnico rosanero è arrivato a dire: «Mai come stavolta non so ancora che formazione mettere in campo».
Parole che la dicono lunga con i dubbi con cui avrà a che fare l’allenatore di Rimini. Partiamo dalle certezze. Balzaretti non ci sarà. Il terzino, in odore di una nuova convocazione in Nazionale, si dovrà fermare almeno dieci giorni per l’elongazione del bicipite femorale sinistro rimediata contro i bianconeri. Al suo posto quasi certa la conferma di Darmian, favorito su Garcia reduce anche lui da un infortunio. «Darmian sta dimostrando dalle prime uscite di acquisire sempre più autostima. Secondo me – ha detto Rossi - ha fatto bene mercoledì, considerando che aveva di fronte un cliente come Krasic e in più ha giocato in un ruolo non suo, perché non ha mai agito a sinistra». In difesa problemi anche per Bovo, per il taglio al piede subito a San Siro. Con la Juve ha stretto i denti, ma con la sua ex squadra il difensore romano potrebbe fare spazio ancora ad Andelkovic al fianco stavolta di Munoz. Altra certezza è che non sarà Liverani a far rifiatare qualcuno a centrocampo. Il regista non è stato convocato e Rossi spiega il perché. «In questo momento ho ritenuto di non convocarlo. Vive una situazione in evoluzione che forse entro martedì si definirà con la società e ho deciso di non caricarlo di responsabilità». Liverani, infatti, si incontrerà con la società la prossima settimana. Le parti, stando a quanto dice la società, stanno lavorando per una rescissione anticipata del contratto. In attacco tutto ruota intorno alle sensazioni di Miccoli, che incontra il “suo” Lecce e al ritorno di Abel Hernandez. «Sicuramente il fatto che Fabrizio provi certe emozioni quando si gioca contro la squadra della sua città rappresenta un’altra di quelle variabili di cui tenere conto. Per quanto riguarda Abel, invece, dovrò valutare le sue condizioni, dato che torna da un lungo stop». La sensazione è che comunque Miccoli possa partire dall’inizio vista l’emergenza in attacco. Rossi ha poi parlato della sfida ai salentini, sua ex squadra, con la quale ha raggiunto una promozione in A nel 2003 proprio ai danni del Palermo con il quale si contendeva la salita nella massima serie. Per Rossi i rosa non hanno un doppio volto tra partite in casa e fuori. «La squadra non ha un doppio volto. Sicuramente in casa ci sentiamo più sicuri e protetti. Il fatto di trovare equilibrio in trasferta, però, fa parte del processo di crescita. La mia squadra ha dimostrato che se non gioca con certe caratteristiche, non fa bene. Quindi dipende da noi e non dall’avversario che si ha di fronte». Si torna anche a parlare delle proteste post-Juve. «Neanche per il caso Watergate si è creato tutto questo clamore. Mi fa strano che le istituzioni non abbiano mosso un dito». Chiusura dedicata al futuro del tecnico. Due sono gli spunti di questo argomento. Le parole di Pastore che ieri ha detto che vorrebbe restare a Palermo a maggior ragione se restasse anche Rossi. E il riconoscimento di un sito di tifosi del Palermo, tifosirosanero.it, che ha incoronato l’allenatore come rosanero dell’anno. «Sono cose che fanno piacere, perché penso di essere una persona che ci mette passione ed è gratificante se poi riesco a trasmetterla. Ma quale sarà il mio futuro, ancora non lo so. Il mio obiettivo è fare bene, il massimo con questo gruppo. Le parole di Pastore? Lo pago per dire queste cose – scherza Rossi -. A parte gli scherzi è bello sentire queste cose, perché io lavoro sui giocatori. Ma la mia scelta per il futuro dipende da mille situazioni alle quali per ora non voglio pensare. Io vivo il presente».

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