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La legge del "Barbera" colpisce anche la Juve: 2 a 1 per i rosanero

Decidono le reti di Miccoli e Migliaccio nel primo tempo. Rete della bandiera di Marchisio. La squadra di Delio Rossi sale ora al sesto posto

PALERMO. Venti minuti di calcio spettacolo, quelli iniziali del primo tempo. E poi tanto cuore, sofferenza e resistenza agli attacchi della Juventus ferita. È bastato ciò per portare a casa i tre punti e superare la Signora in classifica dopo il 2-1 di questa sera al Barbera. Come voleva Rossi, il Palermo ha trasformato tutta la rabbia e la delusione racimolata nella trasferta di Milano in energia e grinta. E se non ci fossero state queste due cose, i rosa probabilmente si farebbero fatti raggiungere da una Juve di certo non eccezionale, ma sicuramente orgogliosa e ferita nel cuore dopo il doppio svantaggio beccato in meno di venti minuti di gioco. I 25.000 del Barbera hanno apprezzato tutto lo sforzo messo in campo dagli uomini di Rossi. La squadra sembra ormai fatta a immagine e somiglianza del suo condottiero, che mai come oggi è sembrato tarantolato in panchina come un leone in gabbia a inveire per le occasioni mancate e per le scelte arbitrali a sfavore.



Nei primi minuti il Palermo lascia volutamente l’iniziativa alla Juventus. L’intento è chiaro: colpire la Signora in contropiede. E i propositi sono subito premiati dopo appena sei minuti di gioco, quando Ilicic ruba palla a centrocampo e fa partire subito il contropiede di Pastore che supera due uomini e lancia alla perfezione Miccoli. Il capitano davanti a Buffon è freddo e con un delizioso mancino segna l’1-0. Se qualcuno aveva dei dubbi sul contraccolpo dei rosa dopo Milano, ecco fugata qualsiasi perplessità. Al decimo, però, Rossi deve fare subito a meno di Balzaretti infortunato. Al suo posto, Darmian. Nessun problema, però, e i rosa dopo tredici minuti, al 19’, raddoppiano con Migliaccio, che stacca di testa alla perfezione su cross di Cassani dopo calcio d’angolo. Barbera in estasi dopo questi primi venti minuti e bianconeri atterriti. La risposta della Juve sta solo al 31’ in dei rimpalli in area di che favoriscono il neo arrivato Matri, che, però, si fa ipnotizzare da Sirigu. Ma alla Juve scattano anche i nervi, quando Bovo tocca con la mano il pallone dentro l’area. I bianconeri accerchiano l’arbitro Morganti, che ammonisce Marchisio. Proprio il centrocampista, però, si riscatta al 34’, quando accorcia le distanze su azione da calcio d’angolo. Non è un caso che il gol subito sia arrivato proprio quando gli uomini di Rossi hanno calato un po’ il ritmo di gara. La rete galvanizza gli ospiti, che chiudono in attacco il primo tempo. Ma il risultato rimane 2-1.



La seconda frazione di gioco comincia subito con la Juve all’inseguimento del pareggio e lo sfiora per due volte dopo appena un minuto, prima con Matri e con Marchisio poi. E i primi dieci minuti si trasformano in un assedio. La prima mossa di Rossi al 58’ è l’inserimento di Kasami per uno spento Ilicic. Il Palermo, però, è troppo basso e soffre anche per merito di una Juve trasformata, che è spinta più dall’ardore agonistico che dalle idee. Col passare dei minuti, però, i ritmi si stabilizzano e la partita diventa più equilibrata. La partita a questo punto diventa una battaglia su ogni pallone. Una battaglia che i rosa hanno anche l’occasione di chiudere all’81’ con Miccoli, che, però, non sfrutta. È stanco il capitano e allora all’86’ entra il nuovo arrivato Paolucci.. La Juve attacca a testa bassa, ma il Palermo si dimostra coriaceo e non affonda al forcing binconero. Finisce con la vittoria del Palermo, che vale anche  un bel balzo in classifica anche in virtù dei risultati dagli altri campi. Perde il Napoli, pareggiano Roma e Udinese in casa e per il Palermo è sesto posto con l’Udinese a quota 37 punti.

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