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Pastore spreca, l'Inter rimonta e vince

Incredibile partita al Meazza. I rosanero giocano un primo tempo sontuoso e conquistano il doppio vantaggio con Miccoli e Nocerino. Pazzini accorcia, El Flaco sbaglia il rigore del possibile 1-3. Poi i nerazzurri passano con l'ex Samp ed Eto'o su penalty

PALERMO. La distanza tra paradiso e inferno? Nessuno la conosce. Oggi, però, il Palermo a San Siro contro l’Inter l’ha conosciuta. E potremmo quantificarla in undici metri. Un momento, un episodio, un’istantanea che ti decide una partita. Quel maledetto rigore invocato per ventidue giornate dai rosa oggi è arrivato. Ma al Palermo ha detto male. I rosanero al 62’ conducevano per 2-1 in casa dei campioni del mondo, quando Rizzoli ha fischiato questo calcio di rigore a favore. È in questo momento che Pastore ha sbagliato il penalty che poteva portare la sua squadra sul 3-1. È qui che è cominciata la discesa dal paradiso all’inferno del Palermo. Dal possibile doppio vantaggio dei rosa, infatti, l’Inter ha rimontato e si è portata sul 3-2, trascinata da un super Eto’o, ma soprattutto dal nuovo arrivo Pazzini, che bagna il suo esordio con una doppietta e un rigore procurato. Complimenti all’Inter. È giusto anche dire questo. Ci ha creduto sempre anche sullo 0-2 e ha creato tante occasioni da rete. Il Palermo dal canto suo ce l’ha messa tutta. Ha messo in campo tutta l’abnegazione e il cuore che voleva il suo allenatore, ma l’Inter, a parte qualche svarione difensivo, si è comportata da campione del mondo. Rimane l’amarezza, anzi la doppia amarezza per un doppio vantaggio, che ha portato poi i rosa ad arretrare un po’ troppo il baricentro. Svanisce così il sogno di portare a casa la prima vittoria in casa dell’Inter dal ritorno in Serie A. Questa trasferta rimane ancora un tabù per il Palermo.
 Delio Rossi conferma l’undici che nel giro di tre giorni ha battuto il Brescia e ha conquistato la semifinale di Coppa Italia ai rigori col Parma. Leonardo, a dispetto delle previsioni della vigilia, si affida a Milito al fianco di Eto’o, mentre si rivede sulla trequarti Coutinho. Nessuna variazione negli uomini, ma la mossa tattica di inizio gara di Rossi sta nelle posizioni di Ilicic e Pastore. A differenza di tutte le altre volte, lo sloveno agisce dalla sinistra, mentre il Flaco dalla destra, cercando di mettere in difficoltà Santon. E proprio dalla destra arriva la rete al 4’ dei rosa con Miccoli, che sfrutta alla perfezione il buon lavoro di Cassani. Per il capitano è un gioco da ragazzi battere sottomisura Julio Cesar. Nell’occasione aleggia il dubbio di una posizione irregolare giudicata ininfluente di Nocerino. Ma all’8’ Rizzoli grazia i nerazzurri. C’è, infatti, un fallo di mano di Thiago Motta in area sugli sviluppi di una punizione calciata da Miccoli. Il gol in apertura regala subito una gara frizzante con l’Inter che cerca subito di reagire, affidandosi in particolare alle iniziative di Maicon dalla destra e del solito Eto’o dalla sinistra che mettono in grande apprensione Cassani. I rosa, però, stringono sempre i denti e nelle ripartenze non perdono mai la bussola, tenendo palla sempre a terra. Ma è soprattutto l’Inter a macinare gioco, mentre il Palermo, col passare dei minuti, abbassa un po’ troppo il baricentro, offrendo il fianco alle scorribande degli uomini di Leonardo. Ma se l’Inter crea, il Palermo segna. Al 36’, infatti, arriva il raddoppio di Nocerino, che sfrutta la respinta del portiere nerazzurro su un altro cross dalla destra di Cassani. La partita a questo punto è bellissima con continui capovolgimenti di fronte. I padroni di casa non ci stanno e i rosa sfiorano anche lo 0-3 ancora una volta con Nocerino, che, però, si fa anticipare da Julio Cesar. L’Inter cerca nei minuti finali di ridurre le distanze, ma è Pastore negli ultimi dieci secondi a colpire il palo, che avrebbe rappresentato il ko tecnico. Finisce così sullo 0-2 il primo tempo, ma la sensazione è che la partita sia ancora apertissima. A dirlo sono le tante occasioni create dai nerazzuri. Nove corner a zero per l’Inter è un dato che la dice lunga proprio a questo proposito.
La seconda frazione di gioco si apre con l’ingresso dei due nuovi acquisti dell’Inter. Escono Coutinho e Santon ed entrano Kharja e Pazzini. Aumenta così il peso specifico dei padroni di casa in attacco. E il secondo tempo ha subito le sembianze di un assedio e Sirigu assomiglia sempre di più a un attaccante aggiunto per i gol che riesce a salvare. La rete dell’Inter, però, è nell’aria. E sono proprio i due nuovi arrivati, Kharja e Pazzini a confezionarlo. Al 56’ Inter 1 – Palermo 2. In questa fase sembra che i rosa abbiano rinunciato a giocare. Al 60’ arriva la prima mossa di Rossi, che fa uscire Miccoli. Al suo posto Kasami, con Pastore punta. E due minuti più tardi è proprio lo svizzero a guadagnarsi il primo rigore della stagione in campionato dopo ventidue giornate, sfruttando un’ingenuità di Thiago Motta. Ma Julio Cesar vanifica tutto e ipnotizza Pastore dal dischetto. L’episodio non fa altro che riscaldare il pubblico di San Siro e galvanizzare i nerazzuri nella rimonta. Una rimonta che si completa al 72’. Ancora una volta è Pazzini a schiacciare di testa il calcio piazzato di Maicon. L’ex blucerchiato non poteva sperare in esordio più bello. Un esordio che diventa ancora più incredibile, quando due minuti più tardi si guadagna anche il rigore, che Eto’o trasforma. Da qui alla fine c’è anche l’occasione di Balzaretti all’85, ma il suo tiro a volo viene rimpallato da Maicon. E addio sogni di gloria.

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