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Comune senza soldi, stop alle spese

Per il momento non saranno saldati i debiti con i fornitori. L’amministrazione di Palermo a caccia di 50 milioni. Ieri sera riunione di giunta, la parola d’ordine è: non creare allarmismo

PALERMO. Il blocco della spesa rimane. Alla fine di febbraio manca solo un mese e ci sono gli stipendi da pagare. Ad occhio e croce circa 50 milioni che al momento non ci sono, anche se la parola d’ordine è quella di tranquillizzare. Se lo sono detti ieri sera nella riunione di giunta dove si è messo un po’ a punto il piano per controllare le spese.
I dirigenti – si legge nel Giornale di Sicilia in edicola oggi - dei diversi uffici dovranno stilare un cronoprogramma e indicare spese indispensabili e spese rinviabili. Si aspetta anche il rientro del sindaco, il quale dirà l’ultima parola su circa 300 determine in cui sono previste spese per circa 10 milioni.
Dovrebbero restare fuori dal blocco gli stipendi, il bando per le case-alloggio, la gara per rimuovere l’eternit, quella per la videosorveglianza nelle discariche, il bando per assegnare i beni confiscati. Saranno bloccate per chissà quanto tempo le spese per i fornitori, quelle per i consulenti o “comunque tutte quelle che non sono obbligatorie o che non arrecano un danno all’amministrazione”, spiega l’assessore al Bilancio, Giuseppe Genco.

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