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Truffa all'Inps a Licata: 103 denunce

I braccianti agricoli sono accusati, a vario titolo, per falso e truffa aggravata perché sarebbero stati assunti fittiziamente da due imprese allo scopo di percepire indebitamente l'indennità di disoccupazione

AGRIGENTO. Centotre braccianti agricoli sono stati denunciati a vario titolo per falso e truffa aggravata da militari della guardia finanza di Agrigento perché sarebbero stati assunti fittiziamente da due imprese agricole di Licata allo scopo di percepire indebitamente dall'Inps i contributi assistenziali relativi all'indennità di disoccupazione.
Le indagini hanno permesso di individuare due imprese agricole, cosiddette 'cartiere', appositamente costituite con il solo scopo di presentare all'Inps falsa documentazione che attestasse i rapporti di lavoro.
Secondo quanto accertato le giornate di lavoro dichiarate e mai effettuate dai dipendenti delle due aziende ammontano a 11.058, a fronte delle quali l'Inps ha dovuto corrispondere 212.980 euro a titolo di indennità di disoccupazione. Le due aziende agricole inoltre avrebbero dichiarato retribuzioni per complessivi 564.934 euro a fronte dei quali avrebbero omesso di versare contributi per complessivi 108.770,10 euro.
I braccianti agricoli, oltre a fruire indebitamente delle indennità, avrebbero anche goduto di contributi ai fini pensionistici.

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