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Riforma del commercio, primo sì e polemiche

Il disegno di legge riscrive le regole per gli orari di apertura di negozi e centri commerciali. “Uno degli articoli tutela interessi illegittimi”. Venturi: sarà cancellato

PALERMO. Approvato in giunta il 4 agosto scorso, il disegno di legge che riscrive le regole per gli orari di apertura di negozi e centri commerciali ha avuto ieri il primo via libera all’Ars. Ma il voto con cui la commissione Attività produttive ha approvato il testo ha portato con sé polemiche violentissime.
L’articolo 3 permette proroghe di concessioni già rilasciate per realizzare centri commerciali, che però non sono arrivati a compimento. Il caso - secondo quanto hanno spiegato Pippo Limoli e Fabio Mancuso del Pdl - permetterebbe di prorogare anche la concessione per un centro di Misterbianco citato nell’inchiesta Iblis. Limoli, Mancuso e il presidente della commissione, Salvino Caputo hanno chiesto che «il testo sia inviato alla commissione Antimafia perchè la norma è stata inserita per tutelare interessi illegittimi di alcuni settori della distribuzione commerciale». Ma l’assessore Marco Venturi ha annunciato che la norma sarà ritirata e riscritta. Confcommercio si dice soddisfatta: «Quell’articolo aveva suscitato forti preoccupazioni. Ora attendiamo ulteriori modifiche migliorative della legge».
Il caso ha comunque acceso lo scontro.

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