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Palermo, torna l’emergenza rifiuti

Viaggio tra i cassonetti pieni in città Tanti i quartieri con le montagne di spazzatura non raccolta

PALERMO. A ridosso della trafficata circonvallazione o nelle vie più sperdute dove le auto passano raramente, in centro o in periferia, nelle strade verso il mare o in quelle che portano verso le zone collinari. L'emergenza rifiuti non ha confini toponomastici e non guarda in faccia nessuno.
Dopo il guasto di giovedì scorso,che ha bloccato per un intero giorno la discarica di Bellolampo,l'Amia aveva promesso un impiego straordinario di uomini e mezzi per recuperare l'arretrato nel fine settimana. Missione fallita, i cumuli sono cresciuti. E ieri il lunedì di chi è tornato a faticare a scuola o in ufficio è stato ancor più desolante con una densa cornice di rifiuti in gran parte del capoluogo.
Si provino ad immaginare ad esempio le tante auto passate da viale Regione Siciliana, in direzione Catania. Tutti i contenitori nella zona vicina all'ospedale Cervello sono stracolmi di spazzatura e alcuni, forse perché troppo pieni, sono rovesciati tra il marciapiede e la carreggiata. Addentrandosi verso l’interno le immagini sono sempre uguali sia a Cruillas, sia poco prima del Cep,
come per esempio in via Brunelleschi, sia a Borgo Nuovo, si veda via Acireale, sia a Passo di Rigano, è il caso di via Roccazzo. Tornando in circonvallazione, la situazione migliora prima dell'ex Motel Agip e prosegue così fino a Bonagia. Addentrandosi nel quartiere che si contraddistingue per le vie che prendono i nomi dagli animali, il «rifiutometro» risale a livelli altissimi. Via dell'Antilope e via del Levriere sembrano costeggiate da tante piccole discariche abusive. Guardando bene però sotto le montagne di sacchetti si riconoscono i cassonetti. Attendono con ansia il passaggio degli auto compattatori dell’Amia anche a Falsomiele, nella zona di via Altofonte, al Villaggio Santa Rosalia, in piazza Montegrappa, in alcune strade della zona della Fiera, come in via Sadat riempita anche di vecchi divani e mobili. Anche le zone più centrali della città non vengono risparmiate dal disservizio. Alla Zisa, la mancata rimozione ha portato alla nascita di «aree di raccolta» nelle quali vengono gettati, a volte, anche rifiuti ingombranti come elettrodomestici di varie dimensioni e mobili.
L’articolo completo sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.

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