PALERMO. Si sapeva che la trasferta contro il Frascati no sarebbe stata facile. Ma l’allenatore Filippo La Torre non la prende bene. E usa parole dure verso i suoi ragazzi che hanno perso sul campo dei laziali per 20-8. «Questa squadra non è una squadra da trasferta – dice negli spogliatoi – Perdiamo la concentrazione troppo facilmente, quando invece dovremmo tirare fuori tutto quello che abbiamo. Soprattutto, come qui a Frascati, quando avevamo la grossa possibilità di giocarcela per tutti gli ottanta minuti. Ed invece abbiamo ceduto di schianto».
La cronaca racconta di una partita giocata su di un campo ai limiti della praticabilità, trasformato dalle piogge in una “fangaia”.
Partono bene i padroni di casa che trovano il vantaggio in maniera fortunosa con Benedetti. Siamo al 10’. I nero-arancio, però, non ci stanno e riaprono i giochi con un piazzato di Guido Cozzo, appena entrato. Il Frascati spinge ancora e conquista di nuovo l’area di meta dei palermitani con Guardiano. Ma Fabio La Torre tiene aperta la partita segnando la meta del 10-8 concludendo una splendida azione corale. Nella ripresa ci si aspetta la reazione dei palermitani. Che, invece, non c’è. I laziali trovano la terza meta con Scotti. Il Palermo cede di schianto. E per i padroni di casa la quarta meta è un gioco da ragazzi.
«Commettiamo errori banali – dice Filippo La Torre – Proprio nei momenti decisivi, quando ci vorrebbe quel qualcosa in più per approfittare del momento negativo degli avversari, ci fermiamo. E permettiamo loro di recuperare e di fare, poi, quello che vogliono. Siamo ancora un po’ immaturi». La prende con filosofia il presidente Fabio Rubino: «Non sono queste le partite dove dobbiamo far punti – dice – Adesso sarà importante lavorare per prepararci al meglio alla partita di domenica contro la capolista Ludom Avezzano».
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