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Pronto soccorso del Civico, diffida al direttore generale

Una nota dell'assessore regionale Russo dopo il caso dei pazienti sulle sedie per mancanza di barelle e lettini. Entro 60 giorni si dovrà intervenire

PALERMO. L'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha inviato oggi una formale diffida al direttore generale dell'azienda ospedaliera "Civico" di Palermo, Dario Allegra, contestando "reiterate omissioni che hanno pregiudicato la riorganizzazione - si legge in una nota - e la riqualificazione del pronto soccorso dell'ospedale". La diffida segue il caso di Maria Vitale e di altri pazienti del Pronto soccorso del Civico, costretti a stare per giorni sulle sedie, per la mancanza di barelle e lettini, in attesa di fare gli esami.
Nella diffida si fa riferimento alla mancata adozione di adempimenti "urgenti e improcrastinabili - continua - volti a ripristinare le condizioni di sicurezza per i pazienti che erano stati sollecitati dall'assessorato in seguito ad alcuni accessi ispettivi". La prima ispezione, a seguito di specifiche segnalazioni di utenti, era stata effettuata il 25 agosto del 2010 ed aveva fatto emergere alcune carenze nella gestione del pronto soccorso, puntualmente indicate in una nota di contestazione inviata il 19 ottobre. La successiva ispezione, l'11 gennaio, ha confermato la persistenza delle criticità.
Da qui la decisione della diffida che contiene, nel dettaglio, quattordici punti su cui si richiedono misure correttive da adottare entro 30 o 60 giorni. "Ci siamo limitati - dice l'assessore Russo - ad applicare quanto scritto nella legge di riforma del sistema sanitario che prevede precisi riferimenti alla responsabilità dei manager e alle relative sanzioni. Un'azienda ospedaliera importante come il Civico di Palermo non può fare registrare carenze così gravi, specie nell'organizzazione del pronto soccorso, che per gli utenti rappresenta la porta d'accesso ai servizi ospedalieri".

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