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Palermo, folla al pronto soccorso del Civico, i pazienti: pochi posti letto e barelle

La Cgil: "Tutta colpa dei tagli". L'ospedale blocca i ricoveri programmati, ma precisa: grande affluenza per i virus influenzale

PALERMO. C'è chi racconta di non poter mollare per un secondo la poltrona perché c'è il rischio di trovarla occupata, chi letteralmente dice di aver «conquistato» una barella. I posti letto? Una chimera. Storie che arrivano dal pronto soccorso del Civico in difficoltà negli ultimi giorni. I sindacati Cgil medici, Ascoti Fials e Cimo puntano il dito contro il «taglio dei posti letto del 20 per cento voluto dall’assessore alla Sanità Massimo Russo». L'azienda ospedaliera invece precisa che «non si può parlare di emergenza bensì di una situazione affrontata con abnegazione e responsabilità dai medici che si registra annualmente quando si diffonde il virus influenzale e che riguarda anche tutti gli altri ospedali del capoluogo dove non risultano posti liberi». Di sicuro c'è che il Civico ha fatto sapere di avere bloccato i ricoveri programmati, per dare spazio alle urgenze. Certi sono anche i disagi di chi si trova nei corridoi del pronto soccorso. Francesco Massaro, 48 anni, è arrivato venerdì per un problema al fegato ed è seduto su una poltrona con una flebo al braccio. «La maggior parte delle persone - spiega - devono accontentarsi delle sedie sulle quali trascorrono anche notti intere, per questo non mollo la poltrona e faccio rimanere mia moglie quando devo alzarmi».

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