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Agrigento, violenze su una minorenne: operaio rinviato a giudizio

Enrico Giannone, di 52 anni, approfittando della conoscenza familiare con la ragazzina, l'avrebbe prima minacciata e poi portata in una casa disabitata per abusarne

AGRIGENTO. L'avrebbe prima minacciata, approfittando della loro conoscenza familiare, e poi portata in un appartamento isolato e disabitato per abusarne. E' l'accusa mossa contro un operaio edile di Agrigento, Enrico Giannone, di 52 anni, che avrebbe violentato una ragazzina nel luglio 2009, quando la giovane non aveva ancora compiuto diciasette anni. La ragazza ha subito denunciato l'accaduto ai carabinieri, preoccupata anche per le velate minacce ricevute dall'uomo che le avrebbe riferito dell'esistenza di un video che cirvolava sul web, in cui era ripresa durante una scena di sesso con più uomini. Per farlo sparire dalla rete le avrebbe detto che bisognava pagare e dopo, con la scusa di dover chiarire la vicenda, l'avrebbe portata nella casa disabitata.
L'udienza preliminare dell'inchiesta della Procura di Agrigento, coordinata dal pubblico ministero Maria Stefania Ferreri Caputi, si conclude con il rinvio a giudizio, disposto dal giudice Alberto Davico. L'imputato, difeso dall'avvocato Daniele Re, è accusato del reato di violenza sessuale. La ragazza e i genitori, assistiti dagli avvocati Alfonso Neri e Salvatore Pennica, si sono costituiti parte civile. La prima udienza del dibattimento del processo è in
programma il 31 marzo davanti alla prima sezione penale, presieduta dal giudice Antonina Sabatino. Maggiori dettagli nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.

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