Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Berlusconi e le vergogne

A Mirafiori si vota. La politica litiga. La polemica riguarda soprattutto due punti. In primo luogo la democrazia. Cgil e Fiom la considerano “violata”. Perché? Da Pomigliano a Mirafiori, il nuovo corso è frutto di accordi tra Marchionne e la maggioranza dei grandi sindacati. A Pomigliano è stato avallato dalla maggioranza dei lavoratori. Si chiede ora a quelli di Mirafiori di fare altrettanto. Domanda: agire in linea con la maggioranza che si esprime in libere consultazioni, significa essere fuori dalla democrazia? Se si sostiene questo, si può sostenere tutto. Perché proprio nel principio di maggioranza si incentra ogni democrazia.
Secondo punto: Berlusconi ha detto che se vincono i no a Mirafiori, gli imprenditori avranno “buone ragioni per” lasciare l’Italia. Cgil, Fiom e una parte del Pd gridano Vergogna. Anche qui chiediamo perché. Le “buone ragioni” cui pensa il presidente sono evidenti. I grandi investitori disertano il paese. Mentre aumentano gli imprenditori italiani che investono all’estero. Il consigliere delegato delle Fiat non vuole un’Italia che possa competere con i paesi dell’Est. Ma almeno che possa farlo con i grandi di Europa, come Francia e Germania. Lì, nel corso della crisi, gli operai hanno aumentato, d’accordo con il sindacato, lavoro e produzione. Da noi, invece, la produttività si è ridotta. Francesco Giavazzi, economista non tenero nei confronti del governo, scriveva ieri su il Corriere della Sera che lavoro ingessato e rigidità delle relazioni aziendali sono fattori che scoraggiano gli investimenti nel nostro territorio…... Non sono queste “buone ragioni” perché un imprenditore lasci l’Italia? E dove sta la vergogna maggiore? Nel denunciarle perché vere? O nel contribuire a determinarle come proprio Fiom e Cgil hanno fatto e continuano a fare resistendo ostinatamente a ogni cambiamento diversamente da quel che avviene nell’occidente industriale, al punto che persino Sergio Chiamparino, il sindaco rosso di Torino dice ieri su Il riformista di una sinistra “fuori dal mondo”? Non abbiamo dubbi, la vergogna di cui vergognarsi è proprio quest’ultima.

Caricamento commenti

Commenta la notizia