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Precari, se la realtà non è mai quella che appare

Nella terra di Pirandello e di Rosso di San Secondo non stupisce se la realtà non è mai quella che appare. Se n'è avuta conferma con il decreto per il contrasto alla povertà che costa alla Regione 6,5 milioni. Due giorni fa il presidente Lombardo aveva annunciato una pausa di riflessione «per mettere fuori gioco squallide e vergognose polemiche», dicendosi «disponibile, se necessario, a fare mille passi indietro». Cosa capite? Che il decreto varato è sospeso, in bilico, può cambiare o essere revocato.
Ieri invece è intervenuto l'assessore Piraino per dire tutto il contrario. Non è previsto alcuno stop. Il procedimento va avanti seguendo i tempi previsti. Tanto più che «l'atto è stato concertato con le Caritas, le Onlus e le associazioni del volontariato». E allora come stanno veramente le cose? Perché una cosa sono l'arte e Pirandello. Tutt'altra l'amministrazione pubblica.
Valgono le parole di Lombardo che, per riempire la pausa di riflessione aveva anche annunciato un tavolo con i sindacati? Oppure quelle di Piraino che ha già preso degli impegni con autorevoli organizzazioni assistenziali? Le domande non sembrano totalmente fuori luogo.
Nel pomeriggio di ieri Piraino ha fatto sapere di aver già convocato i sindacalisti per discutere del decreto che - aveva detto poche ore prima - non è sospeso, non attende alcun giudizio o modifica. Forse nell’incontro si parlerà di altri provvedimenti. O forse di chissacché.

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