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Cracolici: bando sui precari da bloccare

Il presidente del gruppo del Pd all'Ars: "Non si può creare una rete di lavoratori tra la pubblica amministrazione ed il cittadino bisognoso"

PALERMO. A tutto tondo. Antonello Cracolici, presidente del gruppo del Pd all'Ars, spazia a 360 gradi sui temi della politica regionale. Dai precari passando per l'esercizio provvisorio. Fino ai referendum del suo partito.

Onoreveole, partiamo da questo bando della discordia sugli stagisti del volontariato. Cosa ne pensa?
«Il bando era da bloccare assolutamente. Non possiamo immaginare nemmeno per scherzo che si crei una rete di lavoratori tra la pubblica amministrazione ed il cittadino bisognoso. Potrebbe aprire gli scenari per un meccanismo perverso in cui chi inizia a lavorare è in continua attesa. Dobbiamo parlare solo ed esclusivamente di lavoro. Quello vero, però».

E sulle stabilizzazioni dei precari, che idea si è fatto?
«La politica sta tentando di cambiare pagina. E bisogna apprezzare gli sforzi fatti per consentire a migliaia di lavoratori di cambiare prospettiva. Il governo regionale non può fare a meno di queste figure, che svolgono servizi essenziali. Consentire un percorso di stabilizzazione è un atto di onestà nei loro confronti».

Sul Lombardo Quater sente di fare delle considerazioni?
«Il nuovo governo Lombardo non ha ancora compiuto cento giorni. Ho letto e sentito giudizi troppo severi. Credo, però, che ci sia bisogno di una registrata. Perché questo governo non è una squadra. Il governo ha la maggioranza politica, ma i partiti non possono apprendere dai media i provvedimenti che vara il governo. Vedi per esempio degli stage formativi. Io l'ho saputo dal vostro Giornale».
L'intervista integrale sul Giornale di Sicilia.

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