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Palermo, il Comune punisce il Cda Amat: stipendi ridotti

Arriva una sanzone del 10% per i compensi dei vertici dell'azienda. La decisione presa dall'ufficio enti controllati. Si prepara una battaglia al Tar

PALERMO. Non c'è davvero pace per le aziende municipalizzate di Palermo. Dopo le multe ad Amia e alla Gesip, ora arriva la decurtazione dello stipendio del 10 per cento dei consiglieri di amministrazioni dell’Amat per non avere presentato nei termini il piano triennale degli investimenti e delle assunzioni. Una sanzione che non ha fatto affatto felice, come prevedibile, l'azienda dei trasporti, che promette battaglia in tutte le sedi. Mario Bellavista presidente, Giuseppe Giordano vice e Antonio Caronia, consigliere, ovvero tutto il Cda, hanno deciso di presentare un ricorso al tribunale amministrativo sul merito della vicenda. Avevano anche chiesto al Tar la sospensione dell’efficacia della sanzione, ma i giudici amministrativi lo scorso 17 dicembre hanno respinto la richiesta.



Il Comune in sostanza sembra punire il Cda Amat perché non ha rispettato i termini di presentazione del programma, ma il regolamento prescrive che il piano triennale degli investimenti e quello delle assunzioni vada fatto sulla base di quello approvato dal Consiglio comunale. Bellavista dice che il problema è semplice: il Comune non ha mai messo nelle condizioni l'azienda di adempiere ai regolamenti. Da qui la nascita di tutta la vicenda e di una battaglia che sicuramente continuerà nelle sedi legali.


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