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Auto contro la ringhiera, seconda vittima in 4 giorni

Santo Lombino abitava con la sua famiglia nel centro storico. Lascia la moglie e due figli piccoli

PALERMO. Gli amici del Capo sono tutti qui per lui, di fronte alla camera mortuaria dell’ospedale Civico, sotto un cielo che promette pioggia battente ma che sembra piangere e basta.
Proprio come i volti della gente venuta a dare l’ultimo saluto a Santo Lombino, ventott’anni, il ragazzo morto ieri mattina in un terribile incidente stradale: la sue vettura, una Mini Cooper, si è schiantata contro una ringhiera del monumento che commemora le
Vittime di mafia nella piazza XIII Vittime. «Santino», come lo chiamavano, è la seconda vittima nelle strade del capoluogo in meno di quattro giorni. Un inizio d’anno che non promette nulla di buono.
Il giovane abitava con la sua famiglia in via dei Carrettieri, in pieno centro storico, nel cuore della città: una moglie, due figli piccoli (di 8 e 6 anni), un lavoro come muratore (si occupava anche di decorazioni con il gesso), una vita semplice e tranquilla.
Sul Giornale di Sicilia la versione integrale dell’articolo.
L.An.

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