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In un mese 77 mila posti di lavoro Tutti i bandi della Regione

Scattata l’iscrizione alle liste da cui gli enti locali attingeranno per i cantieri-lavoro. Nel conto anche i primi concorsi nella sanità e la stabilizzazione degli Lsu della pubblica amministrazione

PALERMO. Riparte la corsa per uno dei 30 mila contratti trimestrali che i Comuni assegnano grazie ai finanziamenti della Regione. Con un provvedimento firmato il 24 dicembre e pubblicato sul sito del dipartimento Lavoro, è scattata l’iscrizione alle liste da cui gli enti locali attingeranno per i cosiddetti cantieri-lavoro.
E così Lombardo ha completato, con i provvedimenti emessi allo scadere del 2010, una manovra sull’occupazione che costituisce il core business della campagna d’inverno della nuova giunta terzopolista. Una manovra che alla fine riguarderà, fra stabilizzazioni e contratti a termine, circa 77 mila lavoratori.
I cantieri-lavoro sono piccoli progetti di recupero urbano in cui vengono impiegati disoccupati da lungo tempo o persone che non hanno mai lavorato. Grazie a un finanziamento regionale di circa 222 milioni, i sindaci avrebbero dovuto avviare i progetti entro il 2010. Ma ritardi amministrativi hanno fatto sì che le prime chiamate possano partire solo in questi giorni. E così l’assessorato guidato da Andrea Piraino si è trovato con una graduatoria relativa al 2010 e cantieri che saranno invece avviati nel 2011. Da qui la soluzione: la graduatoria realizzata nell’aprile scorso è stata prorogata e a questa attingeranno i Comuni che avvieranno i cantieri entro la fine dell’aprile prossimo. Nel frattempo si lavorerà alla realizzazione della nuova graduatoria che servirà per i progetti da avviare da maggio in poi.
I requisiti per entrare in graduatoria sono rimasti gli stessi del 2010 e privilegiano il numero di anni di disoccupazione e i carichi di famiglia dei soggetti interessati. Il nuovo termine per fare domanda è scattato ieri e scadrà il 31 gennaio. Dovranno rifare la domanda anche i disoccupati già inseriti nella graduatoria del 2010. Le richieste vanno inviate ai 65 centri per l’impiego seminati sul territorio regionale e agli sportelli multifunzionali il cui elenco completo verrà pubblicato a giorni sul sito dell’assessorato.
Oltre al bando per l’occupazione delle fasce deboli, il 31 dicembre era toccato invece all’assessore Massimo Russo pubblicare i primi bandi per le assunzioni nella sanità: i provvedimenti appena emessi assegnano circa 2.500 posti ma il progetto prevede di arrivare a quota 4 mila nel 2011. Anche se proprio contro questi bandi si è schierato nei giorni scorsi il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta proponendo di impugnare le assunzioni, subito difese da Russo e Lombardo.
Risale a qualche giorno prima - metà dicembre - il varo all’Ars della legge che avvia la stabilizzazione degli Lsu oggi in servizio negli enti locali. Il governo ha proposto la trasformazione dei contratti da un anno in impiego a tempo indeterminato: opportunità che può riguardare 23.300 precari. In questo caso è stato il Commissario dello Stato a storcere il naso impugnando le norme che prevedevano una stabilizzazione in salsa siciliana (con paletti più larghi e senza concorso) ma salvando il principio generale che le stabilizzazioni si possono fare, anche in deroga al patto di stabilità: da qui la prima mossa della Regione, via libera alle proroghe per due anni e ritorno all’Ars a breve per trovare la copertura finanziaria alle stabilizzazioni (come richiesto dal Commissario dello Stato). La spesa annuale si aggira sui 310 milioni, 36 dei quali servono anche a prorogare di un anno l’assegno-sussidio destinato a un’altra fetta di circa 6.500 precari chiamati Asu. Fra questi ci sono anche i cosiddetti 331: ex Lsu che i Comuni non chiamano più e che in alcuni casi stanno a casa senza lavorare pur incassando 500 euro al mese.
La campagna d’inverno era nata in realtà alla fine dell’estate, quando l’assessore Caterina Chinnici avviò i (facilissimi) test attitudinali per la stabilizzazione di 4.800 precari da anni in servizio negli assessorati regionali. Operazione conclusa proprio ai primi di dicembre e che ha visto ieri il primo giorno di lavoro dei neoassunti. Tutti arruolati nelle fasce basse - A e B - dell’amministrazione. Il totale del personale in servizio alla Regione (nei soli assessorati) ha raggiunto così quota ventimila.
Lombardo non ha lasciato per strada proprio nessuno. Neppure 300 precari dei consorzi di bonifica rimasti senza paracadute perché il Commissario dello Stato ha impugnato l’articolo della legge sui precari che consentiva loro la proroga di un anno. Nell’ultimo giorno utile, il 29 dicembre, il governo ha fatto riapprovare all’Ars una seconda legge per questa categoria, che attende adesso il responso del Commissario dello Stato.

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