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Zito: "Abbiamo denunciato gli studenti violenti"

Il questore di Palermo nel corso della conferenza di fine anno: "Hanno messo a rischio la salute dei giovani che stavano protestando civilmente e nel loro diritto". Appello ai commercianti: "Denunciate il pizzo". Su Messina Denaro: "Lo prenderemo"

PALERMO. “Gli studenti che hanno compiuto atti illegali e sono stati identificati, sono stati denunciati. Adesso il lavoro dell'autorità giudiziaria farà il suo corso”. Pugno duro del questore di Palermo, Nicola Zito, a proposito degli scontri tra studenti e polizia che lo scorso mercoledì hanno trasformato il capoluogo isolano in un campo di battaglia. Zito ha parlato questa mattina nel corso della conferenza stampa di fine anno, che è stata occasione per fare un bilancio delle operazioni svolte dalla polizia di Stato.


“Non potevamo arrestarli in flagranza – ha continuato, parlando delle proteste studentesche – perché avremmo messo a repentaglio l'ordine pubblico, accendendo ancora di più la folla. Abbiamo evitato di fare cariche perché non è giusto mettere a repentaglio, per la presenza di piccole frange violente, la salute di tanti giovani e giovanissimi che hanno il diritto di protestare", ha proseguito. Zito, però, non ha esitato ad esprimere la sua opinione rispetto ad un altro episodio di violenza che ha visto come suo teatro il capoluogo isolano: l’attentato incendiario di pochi giorni fa alla sede del Pd. “Stiamo investigando – ha tenuto a sottolineare –. E' evidente che è un periodo particolare dovuto anche a fattori di criticità nazionale. Mi intristisce molto che determinati fatti si verifichino a Palermo. Tutto quello che sapremo – ha aggiunto in proposito – lo riferiremo all'autorità giudiziaria e poi vedremo gli sviluppo”. Il bilancio di fine anno della questura parla anche di un aumento degli arresti, ed in particolare di presunti mafiosi, e delle denunce; oltre alla diminuzione di scippi, truffe e frodi informatiche nel 2010 rispetto all’anno precedente.


“Palermo è una città più sicura – ha ribadito Nicola Zito – , dobbiamo ringraziare tutto lo staff e tutti gli agenti che hanno permesso di raggiungere obiettivi importanti". Nell'ultimo anno si sono verificati 8.618 furti complessivi (nel 2009 erano stati 9.868); gli scippi sono diminuiti del 15,7% passando da 235 a 198, in ascesa invece i furti in abitazione: sono stati 757 quest'anno mentre nel 2009 se ne sono verificati 668 con un aumento del 13,3%. “E' un dato in linea con il trend nazionale – ha spiegato il questore –. Ci impegneremo per fronteggiare anche questo tipo di reato". Scende anche il numero delle truffe da 918 a 858 (-6,5%), mentre salgono le persone arrestate da 864 a 910 e in particolare quelle per associazione mafiosa che sono aumentate del 60% (erano state 95 nel 2009 mentre nel 2010 sono state 152). Del 63% è salito il quantitativo di droga sequestrata: quest'anno gli agenti hanno scovato 255 chili di stupefacenti.


Zito ha, infine, ricordato l’arresto di tre importanti latitanti quali Giuseppe Falsone, Francesco Antonio Di Fresco e Salvatore Rizzotto; oltre ad una serie di operazioni "Paesan Blues", che ha permesso di individuare collegamenti tra la famiglia di Santa Maria di Gesù con i mafiosi americani delle cosche Gambino e Colombo di New York; "Nuove alleanze" che ha stroncato il tentativo di rinascita di riorganizzazione tra cosche mafiose di San Lorenzo, Tommaso Natale e Acquasanta; e "Addiopizzo 5" che ha permesso l'arresto di 63 persone, sgominando la rete degli estortori che facevano capo ai Lo Piccolo. "Faccio un appello ai commercianti di Palermo – ha ribadito il questore del capoluogo isolano – affinché seguano l'esempio degli industriali e denuncino in massa. Bisogna fare sistema per non essere vessati soprattutto in questo periodo di crisi economica. Grazie all'impegno di Confindustria e del suo presidente siciliano Ivan Lo Bello è stato possibile ottenere grandi risultati. Vorremo che collaborassero anche quelli che hanno una piccola attività perché ogni denuncia è fondamentale nel cammino di liberazione da Cosa nostra. La strada è ancora lunga – ha concluso – ma i cittadini devono avere la forza di andare avanti ogni giorno. Noi siamo al loro fianco".


Pensiero anche a Matteo Messina Denaro, il latitante più ricercato: "Sono fiducioso - dice Zito - lo prenderemo"

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