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Russo contro i giornali del Nord: "Razzismo mediatico"

L'assessore alla Sanità ironizza sui titoli apparsi dei quotidiani Il Giornale, Libero e la Padania sulle notizie per l'assunzione di quattromila persone. "Certa stampa abusa di preconcetti e pregiudizi"

PALERMO. "Voglio pubblicamente e con grande risalto ringraziare alcuni quotidiani del Nord, per la precisione 'Il Giornale', 'Libero' e la 'Padania' per i loro imbarazzanti articoli di commento sulla sanità siciliana, ben sottolineati da titoli come 'La Sicilia balla sul Titanic', 'Sprechi senza fine' e 'Ci risiamo, Sicilia pronta a sperperare'". Lo dice l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, riferendosi alle notizie sui bandi per l'assunzione di 4 mila persone nell'ambito sanitario.  


"E' evidente - aggiunge - che certa stampa (e certa logora politica), abusando di preconcetti e pregiudizi, non accetta (anzi si sorprende) che in Sicilia possa funzionare qualcosa e che certe evidenti storture politico - amministrative del passato possano essere migliorate. Forse qualche giornalista, per spocchia e imperizia, non ha letto in questi due anni dell'opera titanica prodotta dalla Sicilia e dai siciliani nel campo della sanità per ripianare i conti e riqualificare l'offerta sanitaria. Forse molti non sanno, o preferiscono non sapere, che la Sicilia è stata più volte elogiata pubblicamente dai rigorosi tavoli ministeriali della Salute e dell'Economia per l'eccellente lavoro svolto".    "Sono assolutamente certo - prosegue - che questo tipo di razzismo mediatico, insieme all'opera professionale di certi giornalisti pronti ancora una volta a mortificare la propria professionalità pur di recitare il ruolo di 'servi sciocchi' dei loro editori e dei 'padrini' politici di riferimento, saranno utilissimi a scuotere i siciliani e a stimolare nuove riflessioni sul ruolo di certi politici siciliani che nel corso degli anni, a Roma, avrebbero dovuto rappresentare e tutelare gli interessi della Sicilia. E che avrei voluto ascoltare, in queste ore, in un sussulto di dignità, difendere le ragioni dei siciliani che li hanno eletti".

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