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Il cardinale Romeo: basta stordimento da consumismo

L'arcivescovo di Palermo nell'omelia in cattedrale: "In un momento di crisi serve un maggiore senso di responsabilità"

PALERMO. "Continuiamo a respirare lo stordimento di un consumismo sfrenato che utilizza i nostri migliori sentimenti per ridurre tutto a una festa senza il festeggiato. Sento il dovere di ribadire che questa spinta consumistica è anche irresponsabile in questo tempo in cui una crisi economica diffusa a tutti i livelli chiede maggiore senso di responsabilità e precise scelte di sobrietà". L'ha detto l'arcivescovo di Palermo, cardinale Paolo Romeo, nell'omelia che
ha pronunciato stamane in cattedrale.
"Il Natale - ha aggiunto - non può essere ridotto a sentimenti melliflui da godere nell'egoismo. Dio che si fa povero, ultimo fra gli ultimi, ci invita ad assumere uno sguardo sempre nuovo sulla realtà e a farci concretamente pensare a
quanti condividono ancora oggi le miserie dell'uomo, i suoi affanni, la povertà materiale, morale, sociale, spirituale".  "Se vogliamo vivere veramente il Natale - ha continuato - dobbiamo farlo nella carità, riflesso dell'amore di Dio. Solo per fare un esempio: abbiamo idealmente invitato a pranzo qualche povero, destinando qualcosa ai bisognosi della nostra città? Abbiamo pensato, fra le tante cose, ad alleviare con la nostra visita la solitudine di qualche ammalato o di qualche anziano che conosciamo? Abbiamo soprattutto dedicato più tempo ad una concreta revisione personale?".
"Troppe - ha concluso - sono le conseguenze del degrado morale, del dilagare del vizio, dello scadimento di una umanità che gioca solo 'al ribasso', senza attenzione alla dignità della persona".

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