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Scontri tra studenti e polizia a Palermo

I giovani hanno tentato di entrare nella sede della Presidenza della Regione. Lancio di pietre: colpita a un braccio una giornalista. Incendiato un cassonetto a piazza Indipendenza

PALERMO. Circa un migliaio di studenti con caschi e book block, pannelli di polisterolo con disegnate le copertine di libri famosi, si sono scontrati con i poliziotti in tenuta anti sommossa cercando di entrare a palazzo d'Orleans sede della presidenza della Regione.
I giovani hanno tentato di superare più volte il cordone di protezione fatto dagli agenti  di polizia davanti la Presidenza della Regione senza riuscirvi. Gli studenti hanno lanciato pietre, uova e arance e gridando slogan contro il governo e la riforma Gelmini. I poliziotti hanno impedito l'ingresso usando anche i manganelli.
Un sasso ha colpito anche una giornalista ad un braccio. I giovani hanno incendiato al centro della carreggiata in piazza Indipendenza un cassonetto.

Gli studenti che protestano a Palermo hanno lanciato anche petardi contro la polizia che cercava d'impedire il loro ingresso nella presidenza della Regione. Gli agenti hanno invece lanciato lacrimogeni. I petardi sono stati scagliati da giovani che indossavano caschi e si coprivano il volto con sciarpe.

Un gruppo di giovani, inoltre, ha lasciato palazzo d'Orleans e si è diretto in piazza della Vittoria, dove ha lanciato sassi e bottiglie contro il portone della Questura di Palermo.

A ROMA. Nervi tesi, sedute più volte sospese dal presidente del Senato Renato Schifani. Giornata calda ieri in aula per l’esame della riforma sull’Università la cui approvazione era prevista per la serata di ieri ma che è slittata a questo pomeriggio. Il motivo, un accordo in extremis con l’opposizione che per tutta la giornata aveva invece praticato un duro ostruzionismo.

I dettagli negli articoli pubblicati sul Giornale di Sicilia oggi in edicola.

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