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Accordo Fiat-sindacati: verso la revisione del contratto di lavoro

Nell'incontro di ieri tra Federmeccanica e sindacati è stata varata una commissione mista per studiare la riforma che avrà riflessi anche sulla trattativa di Mirafiore

ROMA. C'è un primo accordo dei sindacati e la Fiat. Riguarda la revisione del contratto nazionale di lavoro ma avrà, evidenti riflessi, anche sulla trattativa per Mirafiori. Ieri, al termine dell'incontro tra Federmeccanica e sindacati (Fiom esclusa) è stata varata una commissione mista per studiare la riforma delle regole. Il prossimo appuntamento è fissato per il 24 gennaio.



Nel frattempo si lavora per l'accordo su Mirafiori. Formalmente si tratta di due negoziati separati: con Federmeccanica i sindacati parlano di adattamento del contratto nazionale. A Mirafiori, invece, il tavolo riguarda un accordo di fabbrica. La differenza è notevole: la trattativa con Federmeccanica coinvolge Confindustria da cui Fiat è temporaneamente uscita ma conta di rientrare. L'impianto torinese, invece viaggia per i fatti suoi. Marchionne lo conferirà ad una società mista Chrysler-Fiat che non farà parte dell'associazione guidata dalla Marcegaglia. Camminerà totalmente per i fatti suoi. Sarà molto americana. Investirà un miliardo di euro in tre anni. Porterà la produzione a 250 mila vetture (quest'anno sono state appena 120 mila) . Realizzerà i Suv marcati Alfa, le Jeep destinate al mercato europeo e la Giulia che, invece andrà negli Usa. Tutto questo, però, a condizione che i sindacati accettino un piano di cui riassumiamo i punti salienti.

1. Orari di lavoro
La produzione dei veicoli sarà realizzata per 24 ore al giorno e per 6 giorni la settimana, sabato compreso, con 18 turni settimanali per coprire la catena di montaggio. Ogni turno avrà la durata di 8 ore, con la pausa mensa, fissata dal contratto nazionale, di 30 minuti. Solo che la pausa mensa viene spostata a fine turno. Vuol dire che non ci saranno interruzioni nel ciclo di produzione. I dipendenti dovranno lavorare per sette ore e mezzo tranne alcune pause da dieci minuti.



2. Straordinari
Fiat si riserva di far ricorso a 80 ore di straordinario in più per lavoratore all'anno, senza negoziare con i sindacati Si aggiungono alle 40 ore già previste dal contratto collettivonazionale. In tutto 120 ore di straordinario obbligatorio: tre settimane di lavoro.



3. Bilanciamenti produttivi
La mobilità interna tra le aree produttive manterrà un'alta flessibilità per consentire una distribuzione omogenea dei lavoratori. In pratica entro la prima ora di ogni turno gli operai potranno essere spostati per coprire assenze, carenze o problemi tecnici.



4. Organizzazione del lavoro
Il piano prevede l'investimento in alcune nuove soluzioni. Si passerà a un regime di tre pause da 10 minuti ciascuna da fruire collettivamente nell'arco del turno di lavoro. Scompaiono le due pause da 20 minuti, sostituite da tre pause da dieci. Si perdono quindi 10 minuti di pausa in ogni turno. Saranno retribuiti come "indennità di prestazione collegata alla presenza"..



5. Assenteismo e scioperi
La società si riserva di non retribuire, com'è tenuta a fare, i primi tre giorni di malattia, quando ritenga di considerarli casi di "assenteismo anomalo" , solitamente registrati nei picchi di assenze per malattia, per scioperi e per "messa in libertà" per cause di forza maggiore Non accadrà più che metà del personale resti a casa in occasione di una partita della Nazionale, come più volte accusato da Marchionne.
6. Clausole di responsabilità
Le parti hanno anche compilato una "clausola di responsabilità" con l'impegno di rispettare quanto stabilito nell'intesa. Altrimenti l'azienda sarà autorizzata a disdettare il contratto. Il venir meno, da parte del singolo lavoratore, per qualsiasi motivo, anche ad una sola delle clausole previste nell'accordo, costituisce un'infrazione punibile con provvedimenti disciplinari e licenziamenti.

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