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Agrigento, al Fai le cure del mandorleto di Kolymbetra

Sono oltre ottocento i mandorli che hanno bisogno di maggiore attenzione da parte di personale specializzato per evitare una fine irrimediabile. Già pronta una squadra di potatori

AGRIGENTO. La Regione, d'intesa con il Parco archeologico, ha deciso di affidare al Fondo per l'ambiente italiano (Fai) una nuova porzione del territorio del mandorleto di Kolymbetra, nella Valle dei Templi in provincia di Agrigento. Si aggiungono, dunque, quattro ettari di campagne che circondano il tempio dorico dedicato al dio del fuoco, a ovest della Collina dei Templi che si erge poco sopra Kolymbetra, la "magnifica piscina" realizzata durante il V secolo a.C. in cui confluiva una complessa rete di acquedotti. Sono passati dieci anni dall'inizio della presenza nel giardino di Kolymbetra del Fai, concesso in gestione nel 2001 con una prima assegnazione di quattro ettari successivamente ampliata.
Nella campagna circostante al tempio di Vulcano si trovano circa ottocento mandorli, cuore del mandorleto della Valle dei Templi. Il direttore del parco di Kolymbetra, Peppe Lo Pilato, ha spiegato che gli alberi stanno però morendo, nonostante le cure del personale dell'ente del parco. «Occorre che di essi ci si occupi quasi quotidianamente - ha specificato Lo Pilato - e con personale specializzato per salvarli da una fine irrimediabile se non si provvede in tempo». Sarà questo il compito del Fai, che ha già avviato una collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori per avviare le opere necessarie per curare questo mandorleto, e sta già preparando una squadra di potatori.

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