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Indagine sul mercato dei voti? Il Pdl insorge

Aperta un'inchiesta dalla Procura di Roma dopo la denuncia dell'opposizione. Dure le critiche di Cicchitto ai magistrrati

ROMA. Dall'aula di Montecitorio a quelle della Procura di Roma. E' guerra totale tra maggioranza e opposizione in vista della verifica di governo: a quattro giorni dal voto, la Procura di Roma ha infatti aperto un'inchiesta sul "calciomercato" dei deputati, come il presidente della Camera ha definito la presunta compravendita di parlamentari.
Una "gravissima intromissione nella libera dialettica parlamentare", è la dura replica del capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto. La "solita mistificazione dell'operato della magistratura", ribatte il presidente dell'Anm, Luca Palamara. Ma in serata, mentre ci si interroga sull'ipotesi di reato da perseguire, arriva la controdenuncia del partito del premier perché "sia fatta chiarezza a 360 gradi".  L'iniziativa giudiziaria, al momento a carico di ignoti, è scattata da un esposto del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, e riguarda in particolare il passaggio di due parlamentari -Domenico Scilipoti e Antonio Razzi- dal suo partito al movimento Noi Sud. "Ho sentito il dovere di informare la procura di Roma - spiega l'ex magistrato di Mani Pulite, che oggi si è presentato a piazzale Clodio - dei fatti gravissimi che stanno avvenendo in Parlamento. E ho deciso di rimettere al procuratore la valutazione se si tratti di uno scandalo politico
o di fatti penalmente rilevanti".
Immediata la reazione del Pdl, che con Cicchitto parla di "estremizzazione dell'uso politico della giustizia". "Quando nel 1999 circa 30 parlamentari passarono dal centrodestra al centrosinistra - aggiunge - il silenzio fu assoluto. Adesso perché Bersani, Violante, Di Pietro alzano la voce, allora la Procura di Roma interviene". Accuse rilanciate in serata dai coordinatori Sandro Bondi e Denis Verdini: "Visto che non abbiamo nulla da nascondere, il Pdl presenterà una denuncia alla Procura di Roma perché venga fatta luce su tutti quei casi in cui sono stati altri partiti ad acquisire i nostri parlamentari". "Mi meraviglio che il Pdl protesti, stanno avvenendo fatti che umiliano la politica e le istituzioni", commenta il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che poi precisa: "non tutti siamo in vendita nel Palazzo".
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