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La droga di Panama destinata ai Lo Piccolo

Bloccato in Lombardia un carico di 600 chilogrammi di cocaina. E' uno dei particolari dell'indagine della Dda milanese che oggi ha portato a 49 arresti e al sequestro di beni per circa 50 milioni

MILANO. Un carico di 600 chilogrammi di cocaina proveniente da Panama anche per rifornire i Lo Piccolo, la nota famiglia mafiosa, che in Sicilia avrebbe voluto riproporsi sul mercato con il business della droga. E' questo uno dei particolari dell'indagine coordinata dalla Dda milanese e condotta dal Gico della Guardia di Finanza di Milano e di Bologna e dalla Squadra Mobile del capoluogo lombardo che oggi ha portato ad eseguire 49 ordinanze di custodia cautelare in carcere e a sequestrare beni per circa 50 milioni di euro.
Da quanto è stato illustrato in conferenza stampa l'inchiesta era nata in quanto un gruppo di persone appartenenti a Cosa Nostra venne incaricato dai Lo Piccolo di riproporre il business della polvere bianca in Sicilia. Per far ciò si affidano alla piazza milanese, in particolare a Luigi Bonanno e Ugo Martello, già arrestati tempo fa, i quali a loro volta si mettono in contatto con Antonio Saccinto (anche lui arrestato), ritenuto un 'broker', cioé un intermediare tra i gruppi criminali italiani e i cartelli colombiani per l'importazione di cocaina. Il carico, che era destinato anche a famiglie legate alla 'ndrangheta e alla criminalita' organizzata, sarebbe dovuto arrivare nel 2007 al porto di Livorno in una nave che trasportava ananas e banane, ma l'operazione non andò a buon fine. L'indagine che oggi ha portato a notificare i provvedimenti del Gip Stefania Donadio, 14 dei quali ha persone già in carcere, è il frutto della unione di tre filoni investigativi su cui stavano lavorando i due reparti del Gico delle Fiamme Gialle e la Squadra Mobile, che ha permesso di scoprire che sodalizi criminali legati a mafia e 'ndrangheta, attivi da oltre vent'anni sul territorio milanese, si erano accordati per gestire, prendendo contatti diretti con i cartelli colombiani, ingenti importazioni di sostanze stupefacenti dal Sudamerica. Per quanto riguarda la 'ndrangheta i referenti erano le famiglie Muia e Musitano. Riguardo all'operazione di oggi, Alessandro Giuliano, capo della Squadra Mobile di Milano, insieme al comandante del Nucleo di Polizia Tributaria, colonnello Vincenzo Tomei, hanno sottolineato l'importanza del coordinamento di Fiamme Gialle e Polizia. "Una collaborazione di cui siamo orgogliosi - ha detto Giuliano - che ci ha permesso di individuare i gangli di una grossa organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti". Il colonnello Tomei, insieme al comandante del Gico di Bologna, il colonnello Piero Jovino, hanno inoltre sottolineato la completezza dell'inchiesta e dell'operazione di oggi in quanto si è arrivati ad aggredire il patrimonio accumulato illecitamente dalle persone indagate e dai loro prestanome.

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