Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

In un film l'omaggio al teatro popolare

Presentato a Palermo Ninnarò, di Vincenzo Perrotta. Protagonista Filippo Luna

PALERMO. Presentato in anteprima a Palermo Ninnarò  il docu-film di Vincenzo Pirrotta che rende omaggio al teatro popolare e a una famiglia d’arte, quella del Teatro Ditirammu, che da tredici anni con passione e generosità rinnova la magia di raccontare antiche storie. Filippo Luna ne è il protagonista insieme agli straordinari Rosa Mistretta, Vito, Elisa e Giovanni Parrinello accompagnati dalla Compagnia di Canto Popolare del Teatro Ditirammu. Musiche originali di Giuseppe Milici. Prodotto dall’Associazione Piccoli Teatri del puparo Enzo Mancuso.
Nel 1995 Rosa Mistretta e Vito Parrinello, sostenuti dalle indagini antropologiche di Nino Buttitta ed Elsa Guggino con il Folkstudio, mettevano in scena con il loro Teatro Ditirammu Ninnarò, il presepe raccontato,  una devota rappresentazione della storia della nascita di Gesù ispirata al Vangelo secondo Luca e alla tradizione popolare. Lo spettacolo traeva spunto da  antichi canti del Natale popolare siciliano e aveva come protagonista un personaggio, conosciuto da Vincenzo Pirrotta a Bisacquino: Turidduzzu, ingenuo e umile sacrestano contastorie che accende le nove candele per nove giorni, ripercorrendo la Novena natalizia.
Il regista e performer Vincenzo Pirrotta, racconta adesso in un film/documentario di 38’ l’evoluzione di quel fortunato spettacolo, di cui fu protagonista, e che da allora, ogni Natale, è stato riproposto  “a grande richiesta” nell’ormai storico teatrino che ha sede a Palermo nel quartiere popolare della Kalsa. Pirrotta alterna con il montaggio interviste agli interpreti a frammenti delle prime repliche dello spettacolo con la regia teatrale di Mimmo Cuticchio, a scene tratte dagli spettacoli più recenti con Turidduzzu interpretato da Filippo Luna.
Al centro del film, motore del racconto è la famiglia d’arte di Rosa Mistretta e Vito Parrinello: il film mostra nelle repliche più antiche i figli Elisa e Giovanni ancora bambini e già sulle scene, mentre “oggi” è la piccola Noa, figlia di Elisa, a condurci nell’incantesimo e nella poesia di un teatro dal sapore antico. È per rispondere a una domanda della bambina che il racconto si sposta nell’entroterra siciliano per farci assistere all’incontro commovente tra l’anziano contastorie e la Compagnia, che non lo aveva mai conosciuto. Personificazione di un immaginario popolare confinato in spazi sempre più esigui, Turidduzzu sembra passare il testimone a chi con passione e generosità continua a rinnovare la magia di raccontare antiche storie.
Prodotto dall’Associazione Piccoli Teatri della Tradizione Popolare, Ninnarò è realizzato con il sostegno dell’Apq Sensi Contemporanei, l’Accordo di Programma Quadro stipulato dalla Regione, dal ministero dello Sviluppo economico e dal ministero Beni e Attività Culturali - DG Cinema, e la cui gestione operativa è affidata all’assessorato Turismo, alla Sicilia Film Commission e a Cinesicilia srl.

Caricamento commenti

Commenta la notizia