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Derby del Sud tra due belle realtà, Rossi: "Ma non è uno spareggio"

Il tecnico del Palermo esalta i valori dei suoi e del Napoli e parla dell'ex della partita, Cavani. "Mi aspettavo il suo exploit, ma qui non voleva più restare

PALERMO. Napoli-Palermo, derby del Sud e sfida tra stelle. E' questo e tanto altro la sfida tra le due squadre del meridione, che ormai sono diventate due splendide realtà del calcio italiano, guidate da due presidenti che hanno progetti simili. E il posticipo dei posticipi che si giocherà domani sera sarà anche uno scontro diretto, perchè le squadre sono divise da un solo punto, con i partenopei che precedono i rosanero. Ma non parlate di spareggio a Delio Rossi, intervenuto oggi i conferenza stampa a Boccadifalco. "E' troppo presto per parlare di questi discorsi. Da marzo certe partite possono essere definite come spareggi. Domani si affrontano due realtà positive che hanno fatto bene lo scorso anno e stanno continuando con buoni risultati anche in questa stagione". I rosanero vengono da tre vittorie consecutive in campionato e, come dice Delio Rossi, questi risultati non sono frutto del caso, bensì per merito di un gruppo che ha dimostrato ultimamente di essere più squadra di prima. E per dare seguito a questi risultati e per provare a sbancare il San Paolo, il tecnico di Rimini dovrà fare a meno dello squalificato Bacinovic. Liverani al suo posto? Difesa a tre con i terzini sulla linea di centrocampo? Rossi in conferenza per il momento non ha chiuso a nessuna possibilità, provando probabilmente a fare pretattica. "Assenza di Bacinovic? Infortuni e squalifiche fanno parte del gioco. Fino ad ora ha fatto benissimo, è una lieta sorpresa come Ilicic. Sto pensando a un cambiamento tattico, però devo avere anche il tempo di poterci lavorare". Dopo l'accenno alla difesa a tre, Rossi parla anche delle possibilità di Liverani di essere domani in campo in cabina di regia dal primo minuto. "Liverani non è il sostituto naturale di Bacinovic e viceversa. Viene da un periodo di inattività, ma non vedo controindicazioni a fargli giocare due partite consecutive e non è detto che non possa giocare col doppio trequartista". Gli occhi domani, invece, saranno tutti puntati sul grande ex della gara, Edinson Cavani. E inevitabilmente è stato anche uno dei temi principali trattati nella conferenza odierna. Rossi non si dice sorpreso dell'exploit della punta uruguaiana con la maglia del Napoli e spiega il perchè. "Mi aspettavo questo Cavani, perché andava spesso vicino al gol e quando è così prima o poi le reti arrivano. Non penso, però, che il ruolo c’entri qualcosa, anche perché non mi sembra che ora giochi come prima punta alla Ibrahimovic. La sua forza è svariare e quindi il suo exploit è solo un fatto di maturazione". Rossi torna anche sulla sua cessione. "Non mi manca Cavani, ma così come Kjaer, secondo me, non credo avesse completato il suo percorso. Però non voleva rimanere ed è giusto che sia andato via, perchè io voglio giocatori che sposano la causa. Cavani - ha aggiunto Rossi - ha un carattere spigoloso, chiuso, ma con questo non voglio dire che era un difetto. Ogni giocatore ha il proprio carattere". Il tecnico del Palermo, inoltre, si dice compiaciuto dei complimenti ricevuti nei giorni scorsi proprio dal collega che domani siederà sulla panchina del Napoli, Walter Mazzarri, che ha fatto il nome di Delio Rossi, quando gli hanno chiesto chi poteva essere l'allenatore della sua squadra ideale. "Non me l’aspettavo, mi fa piacere perché viene da un collega, che non è neanche amico mio".
Infine, dopo la strigliata di giovedì sera, Rossi dà una "pacca sulla spalla" a Pastore dopo il brutto gesto che gli è costato la seconda espulsione in Europa League. "Il più rammaricato è lui, perché è un ragazzo molto intelligente. Sa che non ha fatto benissimo, però quando hai a che fare con persone responsabili, non c’è bisogno di ritornare sul fatto".

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