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Rosa in campo contro se stessi

In Europa League il Palermo si trova con un piede fuori, in un girone che a parte il Cska di Mosca non contempla formazioni di primissimo piano

Vediamo un po’ quanto Palermo e il Palermo tengono all’Europa League. Una competizione che vede in lizza club come Liverpool, Zenit e Manchester City e che all’inizio della stagione - ricordiamo bene - fu indicata come l’unica possibile scialuppa per raggiungere il lido della gloria. «Sarebbe bello alzare una coppa», dicevano in coro i calciatori rosa. La realtà s’è dimostrata molto più dura e adesso il Palermo si trova con un piede fuori, in un girone che a parte il Cska di Mosca non contempla formazioni di primissimo piano. Lo Sparta Praga contro cui il Palermo si giocherà un pezzetto di qualificazione è secondo nel suo campionato, vanta una decina di partecipazioni alla Champions League, può contare su buoni giocatori come l’attaccante ivoriano Wilfried, il giovane fantasista Kadlec e il possente mediano Kladrubsky, ma per quello che abbiamo visto all’andata è una squadra assolutamente alla portata dei rosa.
I quali proprio alla Generali Arena il 16 settembre compromisero la qualificazione ai sedicesimi di Europa League perdendo in modo scriteriato. Alla fine di quella gara il primo vero attrito della stagione tra Rossi e Zamparini, furibondo per i tre gol subiti e per l’impiego all’inizio di Glik e Darmian.
Sarebbe bastato pareggiare quella partita perchè oggi la situazione non fosse tanto compromessa. Per passare il turno infatti il Palermo deve vincere questa sera, ripetersi a Losanna il 15 dicembre e sperare che nello stesso giorno e alla stessa ora lo Sparta non batta sul proprio campo il Cska già qualificato. Insomma, occorrono una serie di risultati favorevoli. Prima condizione è comunque battere stasera lo Sparta di Praga, possibilmente con due gol di scarto perchè in caso di arrivo a pari punti può decidere la differenza reti negli scontri diretti.
La vigilia è stata tiepida. Non ci sarà il pienone nonostante i prezzi molto popolari e Rossi nei giorni scorsi ha fatto capire che con questo organico è difficile fare bene in due competizioni. Quasi per parare il colpo. E paradossalmente i successi in campionato potrebbero avere distolto le attenzioni del Palermo dalla Coppa. Proprio come nella stagione 2006-2007. Non ci sembra un caso che il miglior piazzamento in Europa arrivo nel 2005-2006 (ottavi di finale persi a Gelsenkirken), quando in campionato andò male.
Però il tecnico romagnolo stasera schiererà quasi tutti i migliori disponibili. A Mosca, quello si, fu un turn over selvaggio, perchè le cose in campionato stavano precipitando e si era in piena emergenza. Oggi gli unici che riposeranno per scelta tecnica dovrebbero essere Sirigu, Muñoz (ma Goian non può considerarsi una seconda scelta) e forse Miccoli, anche se è probabile che Rossi conceda la prima parte della gara al bomber ritrovato. L’unico dubbio può essere Balzaretti-Garcia. Gli altri titolari non giocheranno solo perchè non possono giocare. Gli sloveni per i noti motivi burocratici, Nocerino perchè è squalificato, Hernandez perchè infortunato. Potremmo parlare di turn over se Kasami giocasse al posto di Pastore, o se Garcia venisse schierato al posto di Balzaretti. Ma sembra che Rossi voglia giocarsela fino in fondo, senza pensare a Napoli.
La novità principale a centrocampo, dove rientra dal primo minuto Fabio Liverani, che non gioca da titolare dalla gara col Lecce, quella dei fischi. Liverani tornerà nel suo ruolo di regista, tra Rigoni e Migliaccio. Stesso centrocampo di Praga. Per Liverani una partita delicata, il fatto che sia reduce da un infortunio non gli sarà d’aiuto. Dalla sua prestazione odierna possono dipendere tante cose. Intanto, il risultato della gara. Poi il futuro stesso del centrocampista, a breve e a lunga scadenza. A breve vuol dire Napoli: giocare bene oggi vuol dire essere confermato lunedì sera a Napoli, dove mancherà Bacinovic per squalifica. In termini più generali Liverani ha la possibilità in queste due partite di rilanciare il suo ruolo all’interno del gruppo rosanero. Un ruolo indebolito dalle critiche del presidente e dai fischi del pubblico. Liverani è in scadenza e di nuovo contratto non si parla più. Non è una bella situazione per un giocatore che ha dato tanto e che fino a poche settimane fa era considerato un punto di forza del Palermo.
E con Liverani rientra Mauricio Pinilla, fermo da quasi un mese. Un ritorno al passato in piena regola, perchè oggi il Palermo tornerà alle due punte, al centrocampo a rombo, a tutto quello che era il Palermo prima dell’arrivo degli sloveni. L’arrivo dei quali è stato provvidenzialmente determinato proprio dalla partecipazione all’Europa League.

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