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Michelle Hunziker controcorrente si sente realizzata

La showgirl si racconta in un'intervista su GQ. Parla del suo nuovo spettacolo teatrale e dà consigli alle più giovani

ROMA. Michelle Hunziker si toglie qualche sassolino nell'intervista rilasciata per l'ultimo numero di GQ, in edicola oggi, che le dedica la copertina. Michelle si sente soddisfatta della sua vita alla sua età, e si ritiene realizzata come donna, sia a livello sessuale che emotivo. «Non tornerei a 20 anni - dice - neanche se mi pagassero: devi affermarti, devi ancora capire chi sei e imparare tanto».
Racconta che le fa piacere l'interesse, anche se talvolta esagerato, nei suoi confronti. «C’è stato un periodo in cui i media seguivano molto la mia vita privata e, anche se l’intento era di distruggermi, li dovevo comunque ringraziare perché il pubblico si affeziona ancora di più a chi è vittima». Infatti, col suo pubblico non c’è mai stata crisi «neanche quando ero in una situazione bruttissima. Succede: ti capita una tragedia, come nel mio caso la morte del papà, e c’è chi ne approfitta per insinuarsi nella tua vita e farti del male» (allude alla pranoterapeuta Giulia Berghella che l’avrebbe anche plagiata per un periodo, ndr). Invece, considera la nuova generazione di cantanti - Eros, Biagio Antonacci o Vasco - una categoria "particolare", perché si lamentano dell'interesse di tanta gente alla loro vita privata. «Quelli prima di loro, come Gianni Morandi - spiega - hanno fatto una gavetta pazzesca nelle piazze più sperdute, e sapevano ballare, recitare, intrattenere... Loro, invece, sono bravi cantautori entrati presto nel cuore delle persone: è mancato il contatto con la gente e, quando ci sono in mezzo, si impauriscono, non sanno come gestirla».
Si sofferma poi a parlare del suo nuovo spettacolo, che andrà in scena dal 9 dicembre allo Smeraldo di Milano, dal titolo "Mi scappa da ridere". Un "one woman show" in cui canta, balla, recita escrive. Molto di più, quindi, di ciò che le ragazzine pensano sia necessario per diventare una showgirl. «I tempi sono cambiati - dice - però io sono controcorrente, penso che studiare e applicarsi sia importante. Se poi vuoi essere una meteora e diventare subito popolare, lo puoi fare, è una scelta». Consiglia alle ragazzine di non cercare di basarsi solo sul loro aspetto fisico per fare carriera, perché «magari all’inizio funziona, poi cascano come pere perché i numeri arrivano solo se vali». Ancor peggio ritiene sesso usato come merce di scambio «il modo migliore per rovinarsi, nell’anima e nel cuore: non solo come professionista ma come persona e come donna». Si arrabbia per questo, soprattutto pensando alle proposte indecenti che uomini maturi fanno alle ragazzine promettendo una carriera da favola. «Se hai 17 anni e ti manca un’educazione adeguata, non capisci. Col cavolo che “a 17 anni una è in grado di decidere”. Pensa a un maiale di 50, 60 anni: una ragazzina se la rigira come vuole. Noi mamme dobbiamo essere brave a dar loro i giusti valori».
Tra i valori in cui crede lei c'è anche, ancora, il matrimonio: «è un grande sogno e, se ce l’hai, è giusto realizzarlo. Ma per me, che sono credente, in chiesa si può fare una volta sola», confessa.

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