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Giampaolo: "Lazio forte, ottimo punto"

L'allenatore degli etnei soddisfatto dopo il pari coi biancocelesti: "Perfetta organizzazione di gioco, altrimenti avremmo perso"

ROMA. Cinque punti in cinque partite, a testimonianza che un calo in casa Lazio c'é stato, ma soprattutto la possibilità gettata al vento di accorciare sul Milan, fermato a Genova, in testa alla classifica e di allungare su Juventus e Napoli. Il rammarico biancoceleste è lampante e Reja non lo nasconde, anche se riconosce con molta onestà che il Catania avrebbe anche potuto vincere la partita nel finale.       
"Siamo molto dispiaciuti per non aver approfittato dei risultati delle altre 'grandi' - ha ammesso - Mi rammarico soprattutto per il risultato, visto che potevamo andare ad un punto dal Milan. Bisogna, però, riconoscere che avremmo anche potuto perdere nel finale, quando il Catania ha avuto la chance di vincere la partita con un contropiede in superiorità numerica (4 contro 2). Abbiamo comunque mosso la classifica, creando qualche situazione senza però concretizzare". Ma il tecnico della Lazio non sembra troppo preoccupato, in un campionato dove tutti fanno fatica a vincere, e non crede che la sua squadra sia in calo, anche se ora arrivano le due supersfide contro Inter e Juventus. "Siamo ancora secondi in classifica, mi pare - ha aggiunto ironicamente - La mentalità è quella giusta e questo resta l'aspetto più positivo. Ora speriamo di durare fino alla fine di dicembre. Ci aspettano scontri importanti con Inter e Juventus, alla fine di questo ciclo faremo i conti. Dobbiamo ritrovare il morale e lo spirito giusto, perché i ragazzi sono un po' avviliti. Per fortuna, mi pare che nessuno riesce ad allungare il passo in classifica, anche quelle squadre che sono partite con grandi ambizioni".     
Ancora una volta alla Lazio è mancato quel bomber in grado di concretizzare le occasioni create, contro un Catania che si é difeso ad oltranza, ma senza mai farsi schiacciare nella propria area. "Loro si sono difesi bene. Era davvero difficile trovare spazi. Giampaolo è un maestro nel chiudere tutte le zone del campo. Serviva maggiore forza fisica e statura per il gioco aereo. Noi giochiamo in questo modo e non possiamo fare altrimenti - ha concluso Reja - Per come è andata bisogna riconoscere che abbiamo guadagnato un punto. Rigore su Hernanes? Fuori area li danno sempre quei falli, ma non posso dire che era rigore netto. Ora vediamo se riusciamo a fare un colpo importante con l'Inter". Il rammarico di Reja trova spazio anche nelle parole di Ledesma e Zarate. "E' un peccato non aver sfruttato questo turno, ma non dobbiamo fare drammi", ha spiegato il centrocampista argentino, mentre il numero 10 non ha nascosto la sua delusione. "E' un'occasione persa, dobbiamo essere più bravi a buttarla dentro".
Umore opposto, naturalmente, nello spogliatoio del Catania, che dieci mesi dopo l'ultimo successo esterno, proprio contro la Lazio lo scorso 7 febbraio (ma quella volta c'era Maxi Lopex, oggi squalificato), è andato ad un passo dai tre punti nel finale. "L'ultimo episodio è stato clamoroso - ha ammesso Giampaolo - ma non sono arrabbiato. Gli errori tecnici ci stanno, sono più gravi quelli di principio e sul modo di stare in campo. Certo, forse Potenza avrebbe potuto calciare di punta e sorprendere Muslera, ma la squadra cresce e io sono molto soddisfatto, e convinto che si possa fare ancora meglio. Un punto contro una grande squadra come la Lazio è un ottimo punto: ci dà morale e maggiore autostima".    
Rispedite al mittente le accuse di catenaccio ad oltranza. "Sul gol di Hernanes, Silvestre e Terlizzi, hanno commesso l'unico errore della loro partita - ha concluso il tecnico etneo - La nostra organizzazione di gioco è stata perfetta, con una linea difensiva molto alta che ha tenuto spesso fuori dalla nostra area gli attaccanti della Lazio. Se non avessimo giocato così, avremmo perso di sicuro".

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