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Studenti contro la Gelmini, licei occupati a Palermo

Ventuno istituti del capoluogo sono in stato di agitazione. Protesta anche alla facoltà di Lettere e giovedì è prevista una manifestazione

PALERMO. Non si ferma la protesta degli studenti palermitani contro la riforma della scuola voluta dal ministro Maria Stella Gelmini e ventuno istituti del capoluogo sono in stato di agitazione. In diversi casi gli studenti hanno votato per l'occupazione, così come è successo anche nella facoltà di Lettere di Palermo. Anche in questo caso, gli universitari protestano contro un provvedimento firmato dal ministro Gelmini: il ddl per la riforma degli atenei che dovrebbe essere votato alla Camera entro il 25 novembre.
Occupati anche il liceo classico Umberto I di Palermo, la succursale del liceo classico Garibaldi, lo scientifico Cannizzaro, i licei artistici Catalano e Regina Margherita.
Occupazione bianca al Meli con lezioni la mattina, assemblee nel pomeriggio e presidio notturno degli studenti. In alcuni casi, gli studenti non solo contestano i contenuti della riforma Gelmini ma anche le carenze strutturali e di servizi delle loro scuole. Domani mattina, inoltre, i rappresentanti degli istituiti che hanno iniziato la protesta si riuniranno in assemblea per concordare la manifestazione che si svolgerà giovedì prossimo.
"Vogliamo sottolineare con forza la nostra contrarietà alla decisione del ministro Gelmini di finanziare con 240 milioni di euro le scuole paritarie - dice Attilio Costa, coordinatore del movimento “Per una protesta libera”, che raccoglie 17 istituti -, crediamo che in un momento di crisi in cui mancano fondi per l'edilizia scolastica e per i laboratori sia scellerato stanziare questo fondo destinato alle famiglie che iscriveranno i propri figli alle scuole paritarie".
Particolarmente turbolenta la situazione del liceo Umberto I, dove qualche settimana fa tre studenti che facevano volantinaggio erano stati arrestati. "Il preside - dice la madre di uno degli studenti - dopo che i ragazzi hanno votato per l'occupazione, ha preso i cognomi di sedici maggiorenni chiedendo agli insegnati di mettergli 6 in condotta, al rifiuto dei docenti, ha segnalato i nomi alla Digos".
Al Garibaldi il collegio dei docenti ha approvato una mozione in cui respinge l'occupazione come forma di protesta, chiede di ripristinare le normali attività didattiche e concede agli studenti l'utilizzo nelle ore pomeridiane della succursale fino al 25 novembre, data in cui è prevista la discussione in aula alla Camera del disegno di legge Gelmini sull'università, per attività di approfondimento e studio delle proposte di riforma.
Si schiera a favore degli studenti l'assessore regionale all'Istruzione, Mario Centorrino. "Le occupazioni di molte scuole a Palermo in molti casi sono vere e propri esempi di democrazia e autoregolamentazione - ha detto l'assessore a margine del convengo “La scuola è il futuro” organizzato dal Pd a Palermo - Servono anche a innestare a scuola temi importanti di dibattito politico e sono una formidabile fonte di aggregazione fra giovani. Naturalmente tutto questo non deve andare a discapito dello studio e della qualità della formazione".   
Molto critica anche la responsabile nazionale scuola del Pd, Francesca Puglisi."Quando è nata la Pantera si lottava per migliorare l'esistente, adesso si lotta per difendere l'esistente. Questo governo - ha detto - sta tagliando il futuro dei nostri giovani, la scuola è stata massacrata: 8 miliardi di tagli, 133 mila posti".

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