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Siremar, riserve e taxi: giornata difficile in Sicilia

Scioperi e proteste ieri e oggi. Glie enti parco contro i tagli della Finanziaria. I marittimi contro la privatizzazione

PALERMO. La nuova finanziaria fa discutere. Ed a comunicare il loro dissenso, sono tante categorie di lavoratori siciliani. Per la prima volta sciopereranno gli operatori delle Riserve siciliane. L'obiettivo è quello di capire in che cosa realmente consisteranno i tagli previsti in Finanziaria e quali sono le soluzioni proposte dalla Regione. Secondo le prime stime, gli enti parco e le riserve riceverebbero dalla finanziaria 1,5 milioni di euro.
E ad incrociare le braccia dalle 16 di oggi saranno anche gli oltre 400 dipendenti della Siremar. Lo stop ai collegamenti durerà 24 ore, in Sicilia saranno garantiti i collegamenti essenziali. Cinque le navi della Tirrenia ferme oggi per lo sciopero: Napoli-Palermo, Palermo-Napoli, Cagliari-Napoli, Bari-Durazzo ed il collegamento merci Ravenna-Catania. Garantite le linee passeggeri Genova-Porto Torres e ritorno; Civitavecchia-Cagliari e ritorno; Civitavecchia-Olbia e ritorno; Termoli - Isole Tremiti e ritorno e la linea merci Genova-Livorno-Cagliari e ritorno.
Ieri giornata movimentata sotto la sede dell'assessorato regionale alle Infrastrutture, dove si sono dati appuntamento i lavoratori del servizio taxi. Le sigle sindacali hanno chiesto all'assessore Piercarmelo Russo il pagamento delle ultime quattro annualità di contributi regionali.
I dettagli nel Giornale di Sicilia in edicola oggi.

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