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Falcone-Borsellino, anche la Regione dice sì

L'assessorato al Territorio valuta soddisfacenti le limitazioni imposte dall'Istituto Superiore della Sanità nel parere sull'installazione dell'impianto

PALERMO. Il Comune di Isola delle Femmine resta solo nella lotta contro l'antenna radar. Anche l'assessorato regionale al Territorio valuta pienamente soddisfacenti le limitazioni imposte dall'Istituto Superiore della Sanità nel parere espresso sull'installazione dell'impianto. Il parere è stato acquisito e discusso nella penultima riunione di giunta. «La riduzione del 50 per cento delle emissioni delle onde e il puntamento dell'antenna verso l'alto e non verso le case soddisfano me e l'Arpa sulla possibilità di installare l'antenna radar. - dice l'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Calogero Gianmaria Sparma - Poi, non è la mia opinione, ma secondo la legge è sempre superiore il diritto dei viaggiatori su quello dei residenti». Una mano in più per l'Enac che sta verificando la possibilità di dichiarare l'antenna radar uno strumento essenziale per la sicurezza del volo e procedere alla sua realizzazione attraverso un'ordinanza dello stesso ente. È l'ipotesi avanzata dal presidente dell'Enac, Vito Riggio, all'indomani della manifestazione di protesta che si è svolta nel piccolo comune. Il braccio di ferro tra Enac e Isola va avanti da anni. Per il sindaco e buona parte della popolazione l'antenna sperimentale, che serve a prevedere il fenomeno del wind-shear, i venti di caduta che rappresentano un pericolo nella fase di atterraggio e decollo degli aerei, provocherebbe un inquinamento elettromagnetico pericoloso per la salute. «Abbiamo un parere dell'Istituto superiore della sanità - dice Riggio - che esclude questo rischio. Il fascio di trasmissione dell'antenna, posizionata a 30 d'altezza, interessa una quota compresa tra tremila e 300 metri e non investirebbe certamente le case e l'abitato». E conclude Riggio: «l'Enac ha cercato e cerca una soluzione concordata, ma se il Comune e la popolazione dovessero insistere per il no, non escludo di ricorrere a un'ordinanza».
Il fenomeno del wind-shear interessa 20 dei 47 aeroporti italiani, ma l'intensità del fenomeno è particolarmente rilevante a Palermo. «Bisogna considerare prima di tutto la salute dei cittadini di Isola delle Femmine l'antenna wind-shear deve essere installata, ma all'interno del perimetro aeroportuale - dice Pino Apprendi presidente della commissione sul radar -. Sarà questa la posizione che esporremo al Presidente della Regione che prossimi giorni convocherà un incontro con tutti i soggetti interessati, per trovare una soluzione. È giusto il caso di ricordare a tutti gli "uccelli del malaugurio" che nessuno degli incidenti aerei avvenuti nell'aeroporto di Palermo è stato causato dal wind-shear». Per il senatore del Pd Giuseppe Lumia bisogna trovare una soluzione condivisa. «Sono sicuro che esista un'alternativa. Bisogna evitare che l'installazione dell'antenna possa nuocere alla salute dei cittadini».

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