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Il ritorno di capitan Miccoli: i rosa espugnano Cesena

Grande avvio degli uomini di Rossi che passano in vantaggio con Ilicic, poi i romagnoli pareggiano con Bogdani. In avvio di ripresa il numero 10 salentino ritrova il gol e regala i tre punti al Palermo

PALERMO. Esame di maturità superato. Non era difficile trovare motivazioni nel derby. Era difficile ripetersi in trasferta, dove il Palermo, specie con le squadre più deboli, ha sempre mostrato tutti i suoi limiti. Oggi, invece, gli uomini di Rossi hanno fin da subito interpretato bene la partita, facendo valere la propria superiorità tecnica. Manca la lode solamente per la solita amnesia difensiva che ha rimesso in partita il Cesena e tenuto in bilico fino alla fine una partita che poteva essere chiusa in anticipo, evitando qualche affanno finale. Aver tenuto il vantaggio fino alla fine rimane, comunque, un buon segnale per i rosa che vincono la seconda gara di fila dopo il successo nel derby. Rossi oggi si è affidato alla stessa formazione scesa in campo nel derby di domenica scorsa. Campo pesante, forte pioggia e pallone che schizza per il campo, favorendo subito un avvio pimpante e divertente. Il Palermo parte col piglio giusto su questo campo difficile e passa al 10’ con Ilicic, servito dal perfetto cross del solito Balzaretti. I due completano una bella azione corale orchestrata da Miccoli. Si dice che nei campi pesanti, i giocatori dotati di maggiore tecnica patiscano più degli altri. Una regola che oggi sicuramente non è valsa per le stelle rosa. È un bel Palermo, infatti, che fa valere nel primo quarto d’ora il proprio tasso tecnico superiore rispetto a quello degli avversari. Fraseggi di prima e gli uomini di Rossi che arrivano in porta con quattro passaggi. In particolare è il trio Ilicic-Pastore-Miccoli a seminare il panico nella difesa del Cesena. Spettacolo, occasioni da gol create, ma, come spesso capita, proprio nel miglior momento dei rosa, a segnare sono i padroni di casa. Giaccherini, l’uomo più ispirato dei suoi, costruisce dalla destra per Nagatomo, dimenticato dalla retroguardia rosanero, che serve Bogdani, che punisce Sirigu sottomisura. Una partita che poteva già essere chiusa a favore degli ospiti viene, dunque, subito rimessa in equilibrio dalla solita amnesia difensiva della difesa rosa, che ancora una volta non riesce a chiudere la porta di Sirigu in trasferta in questo campionato. Il risultato di parità porta a una sostanziale situazione di equilibrio dopo una prima mezzora giocata ad altissimi ritmi. Nei minuti finali si assiste di più a una lotta a centrocampo nel pantano del Manuzzi. Anche se a dare l’impressione di poter fare più male è il Palermo, che riesce a ottenere solo un paio di punizioni pericolose dal limite dell’area, che, però, non scaturiscono i frutti sperati. Finisce così, dunque, sull’1-1 il primo tempo, che per gli uomini di rosa potrebbe essere riassunto così: tante belle azioni, ma anche tanti rimpianti.  I rosa entrati in campo nella seconda frazione, però, rientrano con lo stesso ardore di inizio partita ed è al 50’ che il Palermo può tornare a esultare. Un’esultanza particolare, perché a riportare in vantaggio gli uomini di Rossi è il capitano Fabrizio Miccoli, che gira alla perfezione un cross basso dalla destra. In questo tiro c’è tutta la rabbia dei sei mesi più difficili della sua carriera, fatti di sofferenza e di sacrificio per recuperare dal brutto infortunio di maggio. Sarà lui alla fine il match winner. La gioia di Miccoli è grande e il Romario del Salento viene abbracciato da tutta la panchina, dove c’è Delio Rossi ad aspettarlo in prima fila. E dopo un’ora di gioco, come è sempre accaduto nelle uscite in cui è partito da titolare, Miccoli esce dal campo per il solito cambio programmato al posto di Maccarone. La partita, comunque, rimane ancora spettacolare. Il Cesena, infatti, non ci sta e viene trascinato dal solito Giaccherini, che sulla fascia sinistra fa il diavolo a quattro, facendo passare a Cassani una domenica in costante apprensione. I minuti passano e i padroni di casa attaccano a pieno regime. Rossi si copre facendo entrare Goian per uno stanco Pastore. Il Palermo, però, si difende con ordine e alla fine porta il bottino pieno a casa meritatamente. I rosa salgono a quota 20 e dopo tredici giornata ha gli stessi punti dei campioni d’Italia e d’Europa dell’Inter. La Roma è nel mirino a quota 22 e proprio i giallorossi, in un buon momento di forma, saranno protagonisti del posticipo del Barbera la prossima settimana contro il Palermo. Anche i rosa, però, hanno dimostrato di stare bene e domenica tenteranno di mettere la freccia.


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