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Finanziaria, primo sì dalla Camera

Il testo è passato con 303 voti favorevoli, 250 contrari e 2 astenuti. Ora il ddl passa al Senato. Mercegaglia: "Delusi per i tagli alla ricerca"

ROMA. Via libera della Camera alla Legge di Stabilita' che, con il pacchetto sviluppo introdotto in corso d'opera a Montecitorio, e' arrivata a pesare oltre 5 miliardi e mezzo. Il testo sara' dalla prossima settimana all'esame del Senato per un ok rapido entro il 10 dicembre, come stabilito nell'accordo tra i presidenti delle Camere e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Non sono previste al momento modifiche al testo, anche se da piu' parti, dalle Regioni alle associazioni non profit a Confindustria ai sindacati, si chiedono aggiustamenti. ''Aver visto nell'ultimo maxi emendamento ancora una volta non venir supportata la ricerca e l'innovazione - attacca la numero uno di viale dell'Astronomia Emma Marcegaglia - per noi e' stata una grandissima delusione. Un Paese che non investe in questo non va da nessuna parte''. Il governo ''non puo' dire che non ci sono soldi'', aggiunge la Marcegaglia, suggerendo di tagliare spesa pubblica, costi di funzionamento dello Stato o enti inutili ma ''su queste cose l'investimento ci deve essere''. Anche le Regioni continuano con il loro pressing per un allentamento dei tagli previsti dalla Finanziaria.


E prosegue la polemica sui tagli al 5 per mille, rifinanziato per il 2011 al momento solo per 100 milioni. ''Grazie ai parlamentari che hanno decretato la riduzione del 75% dei fondi al cinque per mille'', attacca ironizzando il presidente del forum del Terzo settore Andrea Olivero invitando i politici a non usare piu' la parola ''sussidiarieta''' nei loro comizi. Ma dal governo arrivano rassicurazioni sul fatto che il finanziamento nel 2011 arrivera' a essere lo stesso di quest'anno. I 100 milioni di euro stanziati per ora ''sono da considerare un acconto, nell'ambito delle disponibilita' di bilancio attuali'', dice il sottosegretario all'Economia Luigi Casero. ''Nel corso del 2011 - assicura - arriveremo a stanziare quello che manca per arrivare ai 400 milioni di euro previsti''. Non dovrebbero arrivare in ogni caso modifiche a Palazzo Madama anche se l'opposizione le chiede: ''la manovra va riaperta'', dice il coordinatore delle commissioni economiche del Pd Francesco Boccia. '''Se emergeranno questioni di rilievo e avvertite come esigenza comune - dice il capogruppo di Fli al Senato Pasquale Viespoli - non una sortita di una parte politica, si puo' intervenire ancora ma a patto che si possano rispettare i tempi anche per un ritorno alla Camera senza un utilizzo strumentale della navetta, quello e' escluso''. Molti gli ordini del giorno approvati oggi alla Finanziaria. Tra gli altri, uno che impegna il governo a prevedere meccanismi per allineare le pensioni al costo della vita. Ok anche a un ordine del giorno dell'Udc per sospendere i pagamenti di Irpef, Ires e Irap di novembre, Iva di dicembre e studi di settore per i contribuenti veneti colpiti dall'alluvione.

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