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Associazione dentisti a Palermo: pene più dure per i falsi medici

Gli odontoiatri a confronto nell'aula magna del Policlinico sulla lotta all'abusivismo professionale. Chiesta anche la radiazione dall'albo per i prestanome

PALERMO. Chiedono pene più dure per i dentisti fasulli e per i medici prestanome. La radiazione dall'albo e la confisca, e non solo il sequestro delle attrezzature e degli ambulatori dei falsi dentisti. Sono le richieste avanzate dall'Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) – la maggiore  e più autorevole associazione di odontoiatri con  oltre 23 mila iscritti – fortemente impegnata nella lotta all’abusivismo professionale, questa mattina a Palermo nell'aula magna “Maurizio Ascoli” del Policlinico Paolo Giaccone. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati tutti i temi caldi di una professione mortificata dai falsi dentisti. “Chiediamo la confisca di tutti i beni che vengono scoperti nel corso delle operazioni dei carabinieri del Nas che in questi mesi hanno scoperto numerosi dentisti abusivi – dice il presidente nazionale di Andi Gianfranco Prada – Al momento con pene irrisorie questi professionisti non rischiando quasi nulla dopo un sequestro amministrativo possono tornare di nuovo a svolgere l'attività. Per il medico prestanome che consente ad odontotecnici di poter svolgere la professione di dentista al secondo controllo deve scattare la radiazione dall'ordine”. Per evitare che i pazienti possano rivolgersi ai falsi dentisti, gli odontoiatri avvieranno anche una campagna per abbassare le tariffe. “questo sarà tema di un prossimo incontro e un’attività che stiamo ancora studiando – dice Emanuele Cusimano segretario dell’Andi Palermo – e che presenteremo nei prossimi giorni. Anche noi faremo la nostra parte per evitare che i dentisti falsi possano continuare a svolgere un’attività che crea gravi danni alla salute dei cittadini”. 

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