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Imprenditrice taglieggiata a Palermo: "Lasciata sola"

Valeria Grasso gestisce due palestre: "Ho danneggiato gli estorsori ma non ho ricevuto alcun sostegno"

PALERMO. Ha denunciato i suoi estorsori e sostiene di "essere stata abbandonata dalle istituzioni". Ma Valeria Grasso, 40 anni, che gestisce due palestre a Palermo, non intende rassegnarsi. E ha lanciato un appello al presidente
di Confindustria Ivan Lo Bello.
"Ha suggerito agli imprenditori siciliani di denunciare - ricorda -. Tutte parole che lasciano il tempo che trovano, perché poi di fronte ai fatti la granitica presa di posizione si riduce ad un'indifferenza che lascia esterrefatti". Una delle due palestre di Valeria Grasso si trova nel quartiere palermitano di San Lorenzo. "I locali erano del clan Madonia - racconta - quando furono confiscati pagai il canone di locazione al curatore del tribunale. Ma alcuni emissari dei boss si presentarono dicendo che dovevo pagare anche a loro i soldi dell'affitto. Mi rifiutai e li feci arrestare, ma ora sono sul lastrico proprio a causa delle mie denunce".
Negli ultimi anni l'imprenditrice ha subito numerosi danneggiamenti: a due auto, alla casa del padre e alle palestre che gestisce. Nei locali della palestra di Mondello, ad esempio, sono state dipinte delle croci nere e le sono stati tagliati i cavi della luce. Valeria Grasso ha lanciato numerosi appelli a Confindustria, a esponenti di Governo e persino al presidente della Repubblica, "ma non ho mai ricevuto risposta".
"Io ho denunciato - sottolinea - ma sono stata abbandonata da tutti  quindi non accetto le parole di Lo Bello". "Vorrei capire - aggiunge - qual è l'aiuto che il presidente di Confindustria Sicilia offre ai siciliani, visto che sono stata del tutto ignorata, e capire a quale categoria appartengo: ho paura o sono collusa?". Solidarietà all'imprenditrice è stata espressa dalla parlamentare europea di Idv, Sonia Alfano.

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