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Cagliari, esonerato Bisoli

È il secondo esonero dopo dodici giornate. Al suo posto potrebbe arrivare l’ex ct della Nazionale Donadoni

ROMA. Dopo dodici giornate arriva il secondo esonero, ed è un mezzo miracolo. Lo scorso anno dopo   tredici giornate gli allenatori mandati via erano già otto, con avvicendamenti a raffica: per il Siena ci furono anche due cambi in corsa. Fino a questa sera l'unico sussulto l'aveva dato  Enrico Preziosi cacciando Gian Piero Gasperini e chiamando Davide Ballardini sulla panchina del Genoa. Oggi è toccato a Pierpaolo Bisoli, giubilato da Massimo Cellino, presidente del Cagliari. Per il resto calma piatta, perfino con un presidente   dalla fama di 'mangiallenatori' come Maurizio Zamparini uno come Delio Rossi resiste al suo posto ed è tutto dire.      
Tutto fermo, dunque, ma non è che tutto sia proprio immobile. D'altronde l'esonero fa sempre parte del mestiere di tecnico. Anche per allenatori navigati. Come ad esempio è Giampiero Ventura, che dopo aver fatto miracoli l'anno scorso e anche in avvio di questa stagione, ha incassato sei sconfitte nelle ultime sette gare. Ma la crisi di risultati è anche colpa della società, che ha deciso di vendere i suoi 'gioielli' come   Bonucci, Ranocchia e Meggiorini, senza trovare validi rimpiazzi.
L'esonero di Bisoli era nell'aria. Cellino è un altro presidente che con gli allenatori non va troppo per il sottile. Ne ha avuti tanti e qualcuno lo ha anche 'bruciato'. Bisoli comunque qualche risultato l'ha fatto e il problema del suo Cagliari non è tanto il gioco. Però i risultati nel calcio sono quelli che contano e il Cagliari adesso è a soli due punti dal fondo della classifica.  Il sostituto, per il momento, non c'é ancora: in pole position ci sarebbe l'ex ct della Nazionale Roberto Donadoni.
Ma ci sono anche provinciali che, nonostante le sconfitte, non mettono in discussione i loro allenatori. È il caso del Cesena, dove la società ha preso una posizione chiara a favore di Massimo Ficcadenti. Anche se c'é stato un momento dopo il ko con la Samp che la sua panchina ha traballato. Per un attimo sono circolati i nomi di Beretta, Colomba, Cosmi, Cavasin; ma è   stato un appunto attimo. Il giorno dopo il presidente Luca Campedelli intervenne per confermare il tecnico. E da allora nulla è cambiato.       
Lo stesso dicasi per il Brescia che anche dopo l'ultimo ko difende il suo allenatore a spada tratta. "Iachini non si tocca" ripete il presidente Gino Corioni, anche lui con una fama non invidiabile di mangiallenatori. E lo conferma anche il consulente tecnico Gigi Maifredi: "Iachini ha lo 0,0000% di possibilità di essere esonerato. Adesso, con Cagliari e Genoa da affrontare in casa, ci sono due gare da non fallire".

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