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Comunità Baha'i in festa a Palermo

PALERMO. La comunità di religione Bahàì di Sicilia, in festa oggi per la nascita del messaggero di Dio, Bahàùllah, nato a Teheran (Iran) il 12 novembre 1817. La fede Bahàì che sostiene l'unicità di Dio, è imperniata sul principio dell'uguaglianza di tutta la razza umana. I Bahàì vivono in tutti i continenti ed hanno creato oltre 120mila centri affinché vengano superate guerre, violenze, corruzione e criminalità.
In Sicilia, sono oltre cinquecento gli adepti della fede Bahàì; di questi una  quarantina risiedono a Palermo. Assemblee spirituali si trovano oltre che a Palermo, ad Acicastello, Acireale, Casteltermini, Catania, Gela, Lipari, Messina, Ragusa e  Siracusa. "La fede Bahàì – spiega l'iraniana Golnaz Golai che vive a Palermo - è profusa di giustizia e saggezza e tende al fine comune della pace mondiale. Sin dalla sua fondazione è stata perseguitata ed i suoi credenti martirizzati. Oggi ricordiamo la nascita di Bahàùllah, messaggero di Dio, imprigionato per quaranta anni e perseguitato. La comunità Baha 'i' di Sicilia è composta oltre che da iraniani da una folto numero di siciliani che hanno aderito a questa religione. Ancora oggi - aggiunge Golnaz -  i Bahàì che sono oltre 300mila in Iran sono perseguitati. Oltre alle sofferenze di Sakinah non dimentichiamo le sofferenze di questa gente. Proprio in questi giorni, ho appreso la notizia della carcerazione di un mio parente messo in prigione per l'insegnamento della fede".

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