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Vertice Lombardo - Pd: il partito detta tre condizioni

Dopo una settimana di polemiche arriva il faccia a faccia tra il governatore, Cracolici e Lupo

PALERMO. Chiarire con la magistratura e con l'opinione pubblica la sua vicenda giudiziaria. Sbloccare la macchina burocratica nominando i direttori e dando massima autonomia decisionale agli assessori. No a una finanziaria di lacrime e sangue, ma una manovra che deve essere socialmente sostenibile e quindi per questo serve convocare subito le parti sociali per il risanamento e lo sviluppo. Sono i tre punti che il Pd ha posto al governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo nel corso di un vertice che si è svolto stasera a Palazzo d'Orleans. "Ho chiesto alla Procura di Catania di essere ascoltato, subito dopo convocherò una conferenza stampa e risponderò a tutte le domande che mi saranno fatte".


Lo ha assicurato il governatore Raffaele Lombardo al segretario del Pd, Giuseppe Lupo, e al capogruppo del partito all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici, nel corso di un vertice a palazzo d'Orleans.    "E' stato un incontro cordinale - dice Cracolici - C'é stato uno scambio di opinioni. Se il chiarimento che Lombardo offrirà all'opinione pubblica sgombrerà il campo da qualsiasi dietrologia, bisognerà dare subito un segnale di rilancio dell'azione amministrativa, a partire dalle nomine dei direttori. Insomma bisogna far decollare l'aereo".    L'incontro tra Lombardo e il Pd chiude una settimana di polemiche soprattutto all'interno del partito di Bersani, il quale ha confermato di condividere la linea dei dirigenti siciliani nell'appoggio al governo Lombardo, vigilando sugli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria su mafia e politica, che coinvolge il presidente della Regione, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa senza avere ricevuto alun avviso di garanzia. 

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