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Vacanze, sul web uno su due sceglie la Sicilia

Nel rapporto di novembre dell’Osservatorio nazionale imprese viaggi e turismo, l’Isola si piazza seconda tra le regioni preferite dagli italiani per i tour organizzati

PALERMO. Un turista su due sceglie di trascorrere una vacanza in Sicilia attraverso internet. Grazie anche all'aumento degli acquisti on line, l'Isola si mantiene al secondo posto (dopo la Sardegna) nella classifica delle regioni preferite dagli italiani per i viaggi di turismo organizzato.
Sono due delle notazioni contenute nel rapporto di novembre dell'”Osservatorio nazionale imprese di viaggi e turismo” curato dall'Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) per la Fiavet (la principale organizzazione degli agenti di viaggio italiani). Lo studio è stato presentato durante la “Convention d'autunno” della Fiavet, organizzata in collaborazione con Msc, insieme con il secondo “Rapporto sull'intermediazione turistica in Italia: il mercato del turismo on line”.
Al centro delle due ricerche ancora una volta l'impatto di internet sul mondo degli agenti di viaggio. Da un lato si conferma la tendenza degli italiani a comprare sul web (11,2% contro l'8,2% del primo semestre 2009). Dall'altro lato è anche vero che l'ausilio delle agenzie si rivela ancora indispensabile per chi si reca all'estero: ben il 43,7% dei viaggiatori ha fatto questa scelta. E anche per i viaggi in Italia il 18,7 (rispetto al 18,3% del 2009) ha fatto ricorso alla consulenza degli agenti di viaggio. In termini di spesa comunque il canale tradizionale si conferma più redditizio, con una spesa di oltre 6 miliardi e 300 mila euro rispetto ai tre miliardi e 500 milioni movimentati dall’e-commerce.
Nel corso dell'estate del 2010, per via della crisi, si è verificato un massiccio ricorso alle seconde case in nome del risparmio. Ed è tornato prepotentemente il last minute che ha soppiantato le prenotazioni anticipate. Dato preoccupante: il 72% dei vacanzieri, infine, non ha fatto nessuna prenotazione (per lo più si tratta di partenze libere in auto).
«L'impressione è che la crisi c'è ancora e che continuerà pure per il 2011 - dice Cinzia Renzi, presidente della Fiavet - A fronte di questa situazione grave, dobbiamo notare purtroppo sordità e miopia del governo. Anche la promozione a ministro del sottosegretario Brambilla è stata solo fonte di delusione».
Per il presidente onorario di Fiavet, il palermitano Giuseppe Cassarà «si rimprovera al ministro soprattutto la mancata concertazione con gli operatori. Il confronto col mondo delle imprese è indispensabile per uscire dalla crisi». Su internet Cassarà ribadisce che «dal web arriva una sfida epocale che accettiamo purché il governo stabilisca un sistema di regole ben precise per garantire qualità e affidabilità. Quanto a noi da tempo ripeto che per stare al passo coi tempi dobbiamo essere non più bigliettai ma consulenti».

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