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Pd spaccato su Lombardo

Veltroni chiede di fare un passo indietro sull’appoggio alla giunta siciliana: tenere alta l’asticella sulla legalità. Lupo: “Governo tecnico con due magistrati antimafia e con persone perbene e competenti”

ROMA. Discussione al coordinamento del Pd sul sostegno del partito alla giunta guidata da Raffaele Lombardo: a chiedere un cambio di atteggiamento sono stati Ignazio Marino e Walter Veltroni, mentre il segretario regionale Giuseppe Lupo ha invitato ad avere un atteggiamento critico ma più cauto rispetto agli effettivi sviluppi giudiziari che riguardano Lombardo.
"Il Pd - ha detto Ignazio Marino - non deve fare ciò che conviene, bensì ciò che è giusto"; di qui la necessità di ritirare il sostegno alla giunta Lombardo. Interventi critici sono stati fatti anche da Anna Finocchiaro e Michele Latorre e soprattutto da parte di Walter Veltroni, che ha sottolineato l'esigenza per il partito di tenere alta l'asticella sul versante della legalità.
Giuseppe Lupo ha ricordato che il 19 di questo mese si riunirà la Direzione regionale del partito per valutare la situazione. "Seguiamo con attenzione - ha detto Lupo al termine della riunione - l'evolversi delle vicende. Sul piano giudiziario pare non ci sia nulla di nuovo. Al momento sembra che per la Procura non ci siano elementi per un'iniziativa processuale e Lombardo non ha ricevuto nemmeno un avviso di garanzia. Se emergeranno fatti sotto il profilo giudiziario – ha proseguito - il Pd non intende fare sconti a nessuno sul profilo della legalità. Decideranno gli organismi del partito come è giusto in democrazia".
Lupo ha poi difeso il profilo della giunta guidata da Lombardo: "E' un governo tecnico con due magistrati dal profilo antimafia molto alto, e con persone perbene e competenti; un governo appoggiato per affrontare le emergenze, come la riforma per i rifiuti e l'attuazione di un piano per il lavoro".

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