MESSINA. Si è concluso davanti al Tribunale di Patti uno dei processi per bancarotta fraudolenta scaturiti dall'inchiesta sulla cosiddetta Tangentopoli messinese ne confronti dei tre fratelli Pietro, Antonino e Domenico Mollica, titolari della Siaf di Patti, un'impresa che gestiva numerosi appalti pubblici in diversi comuni della Sicilia orientale.
Il dibattimento riguardava il fallimento (10 miliardi di buco) della Siaf (700 dipendenti) che chiuse i battenti dopo essere stata travolta dalle indagini condotte dall'allora pm Angelo Giorgianni.
I tre fratelli Mollica sono stati condannati a 5 anni e 6 mesi di reclusione, mentre sono stati assolti tre componenti del Cda, Santi Cotugno, Giovanni Fogliani e Antonina Buzzanca.
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